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I 3 miliardi (in 15 anni) per la statale 106 in legge di Bilancio ci sono e le dote finanziaria «è rimodulabile in ragione della reale capacità di spesa nella fase di costruzione dell’opera». Lo assicura il Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici della Regione Calabria. rispondendo – con una nota del dirigente generale Claudio Moroni – all’interrogazione che il consigliere dem Ernesto Alecci aveva presentato una volta scoperto che il finanziamento miliardario per il tratto Sibari-Catanzaro della statale era spalmato in ben tre lustri.

Il dipartimento ribadisce che la distribuzione dello stanziamento è, tutto sommato, un’allocazione tecnica. «L’appostamento in bilancio, di tutto rilievo in ragione dello stato di avanzamento delle attività propedeutiche alla realizzazione dell’opera in questione, è pertanto sicuramente confacente all’avvio della costruzione della porzione di opera di cui al momento è stata completata la progettazione e che ha iniziato il percorso autorizzativo, con l’obiettivo che i primi appalti integrati per l’affidamento della realizzazione, con contestuale redazione della progettazione esecutiva, avvengano già nel corso dell’anno 2023» scrive Moroni.

Quali cantieri vedranno la luce con i famosi 3 miliardi? Dovremmo scoprirlo entro aprile. La legge di bilancio, ricorda ancora il dipartimento nella sua relazione, affida a un decreto del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze – «da adottare entro il 30 aprile 2023» – l’individuazione dei lotti funzionali da finanziare, insieme ai criteri e alla modalità di erogazione e revoca delle risorse. Passaggio preliminare tocca al commissario dell’opera, Massimo Simonini, che entro il 28 febbraio dovrà trasmettere al Mit «un quadro completo e aggiornato» dei lotti in corso di realizzazione e da realizzare.

I 3 miliardi, naturalmente, non bastano per completare l’opera fino a Reggio: per portare a termine l’ammodernamento della statale, da Sibari fino alla punta dello Stivale, ne servirebbero almeno 15. «Quanto agli importi per l’avvio della progettazione della parte a Sud di Catanzaro, le somme necessarie – spiega il dirigente Moroni – erano state richieste nella proposta di accordo di programma Anas di cui si attende ancora l’approvazione da parte del Mit».

Piuttosto ottimista si professa anche l’assessore alle Infrastrutture Mauro Dolce, nel condividere la risposta del suo dirigente. «Voglio sottolineare – scrive – l’azione di interlocuzione continua e sistematica svolta dallo stesso Direttore e dal sottoscritto ai fini del completamento, da parte di Anas, dei progetti di fattibilità tecnico-economica delle tratte della Strada Statale 106 tra Sibari e Catanzaro come strada di categoria B, ossia a doppia carreggiata con due corsie per carreggiata, entro il corrente anno».

«Ciò dovrebbe consentire, grazie anche al consenso espresso dalla grandissima parte delle amministrazioni comunali interessate, di arrivare all’appaltabilità degli interventi suddivisi in lotti funzionali, in tempi relativamente brevi, così da anticipare le tempistiche previste dall’articolo 88 nella ripartizione dei 3 miliardi complessivi nei quindici anni e soddisfare le esigenze finanziarie con apposite rimodulazioni – scrive Dolce – Analogo impegno verrà posto da questo assessorato sia nel seguire il processo autorizzativo dei progetti della tratta a nord di Catanzaro, sia nel seguire la progettazione dei diversi lotti della tratta a Sud di Catanzaro, sia infine nell’adoperarsi ai fini del reperimento degli ulteriori finanziamenti necessari al completamento dell’opera, per il quale la disponibilità dei progetti di fattibilità tecnico economica è di primaria importanza».

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