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COSENZA – Sui piani delle assunzioni arrivano le prime conferme della struttura commissariale. Tre decreti firmati da Occhiuto approvano i relativi documenti dell’Asp di Cosenza, dell’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio e dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone. Assieme alle assunzioni autorizzate nel 2022 viene anche indicato il fabbisogno necessario per il triennio 2022-2024. Con questo “timbro” le aziende in questione potranno procedere ai concorsi e alle stabilizzazioni, universalmente comprese all’interno dei prospetti trasmessi.

Il commissario ad acta aveva dato dieci giorni di tempo per la presentazione dei piani di fabbisogno, sempre tenendo conto il rispetto dei vincoli di spesa. L’intero piano si muove, però, su un vincolo ancora più grande: quello della produzione relativa all’anno 2021, nettamente diminuita rispetto agli anni precedenti per effetto della pandemia che ha letteralmente bloccato l’accesso alle cure a migliaia di calabresi.

Ma si tratta comunque di un passo necessario anche rispetto a quanto intimato nell’ultima riunione del tavolo interministeriale di verifica del piano di rientro sanitario calabrese. In quella occasione i tecnici del Mef avevano rimarcato la necessità di procedere alle assunzioni, da troppo tempo ritardate.

Complessivamente l’Asp di Cosenza entro questo anno avrebbe dovuto assumere circa 710 unità tra medici, infermieri, Oss e tecnici. Il Pugliese-Ciaccio ha deliberato per 187 unità, 125 delle quali però frutto di stabilizzazioni. Infine Crotone che dovrebbe raccogliere poco meno di novanta unità di personale. ma i piani di fabbisogno raccontano comunque un’altra storia, fatta di carenze importanti in tutti i settori. Le richieste complessive delle strutture sanitarie sono ben più ampie del singolo piano.

L’obiettivo è raggiungere i numeri necessari nel corso dei prossimi due anni, visto che ormai il 2022 può dirsi quasi concluso. Nella tabella a fianco abbiamo evidenziato soltanto quattro delle categorie più ricercate, vale a dire i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari, ma i piani sono molto più complessi e comprendono anche i tecnici necessari per il funzionamento di settori vitali del sistema sanitario regionale.

VIA L’ESPERTO PER LA GSA, CI PENSA AZIENDA ZERO

Nel frattempo sempre via decreto il commissario ad acta ha revocato la nomina dell’esperto autorizzato a mettere mano al caos contabile della gestione sanitaria accentrata.

La questione, infatti, sarà prerogativa di Azienda zero che con decreto 61 ha ottenuto anche questo “potere”, Vale a dire «funzioni e responsabilità della Gestione sanitaria accentrata (Gsa), gestione dei flussi di cassa relativi al finanziamento del fabbisogno sanitario regionale, tenuta delle scritture della Gsa di, redazione del bilancio preventivo e consuntivo della Gsa e dei relativi allegati, sui quali l’Area sanità e sociale appone il visto di congruità». Assunzioni e Gsa sono passaggi fondamentali anche in vista del prossimo tavolo Adduce, che certamente chiederà conto delle procedure avviate.

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