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Davide Ferrerio

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Una canzone composta dall’amico d’infanzia per il giovane Davide Ferrerio in coma dopo aver subito una brutale aggressione a Crotone

CROTONE – Ha sentito il bisogno di parlare al suo amico d’infanzia scrivendogli una canzone. “Deiva”, il titolo del brano che il 22enne romano Andrea Gallo ha composto per Davide Ferrerio, il ragazzo bolognese ancora in coma dopo la brutale aggressione dell’11 agosto 2022 a Crotone. “Deiva”, come lo chiamavano gli amici più stretti. E quando gli ha sussurrato i versi, nella stanza dell’ospedale di Bologna dove il suo amico è ancora ricoverato, Davide sembrava ascoltare con emozione. «Questo brano – spiega Andrea Gallo al Quotidiano – nasce dal dolore per l’amico. Viene dopo un lungo tempo di distacco da Davide, ma è anche un messaggio di speranza. Perché in questa canzone è Davide a parlare. Davide parla a noi».



La speranza è che Davide possa uscire dall’incubo in cui è piombato senza un perché, in seguito all’assurda spedizione punitiva materializzatasi per un clamoroso errore di persona, oggi al centro di tre distinti processi per l’esecutore materiale, Niccolò Passalacqua, in primo grado condannato a 20 anni e 4 mesi di reclusione, e per i presunti istigatori.

Istruttore di padel e giocatore di seconda categoria, Andrea Gallo ha una grande passione per il canto. Ha voluto far ascoltare la canzone in anteprima a Davide. Seduto accanto a lui. Vicino c’erano il fratello di Davide, Alessandro, la mamma Giusy Orlando e il papà Massimiliano ma anche il cardinale Zuppi, molto legato alla famiglia Ferrerio, che ha che espresso parole di elogio per il messaggio di speranza che emerge con forza. Commossi anche i familiari dopo aver ascoltato quel brano che mette in primo piano Davide, che desidera parlare alla sua famiglia, agli amici, al suo aggressore.

Andrea è cresciuto insieme a Davide. Si vedevano tutte le estati a Crotone. Il “Lido Azzurro” era da sempre il loro luogo di ritrovo. Suo padre, Fabrizio Gallo, è il legale della famiglia Ferrerio, costituitasi parte civile nei processi in corso. Le due famiglie si frequentavano fin da quando Andrea e Davide erano ragazzini, a Crotone. Ma si incontravano anche a Bologna, dove vivono i Ferrerio, e a Roma, dove risiedono i Gallo. I due giovani si erano visti anche la sera prima del raid. «Era contento di come gli stavano andando le cose, era spensierato», ricorda Andrea, ancora incredulo. E avrebbero dovuto incontrarsi dopo cena, quella maledetta sera. Andrea aspettava Davide per andare a mangiare una pizza, come era avvenuto la sera prima, ma quella sera Davide tardava. Non rispondeva al telefono, quando Andrea, non vedendolo arrivare, lo cercava.

A tarda sera Andrea è stato rintracciato dai carabinieri che lo portavano in caserma per una deposizione perché il fratello Alessandro aveva riferito che avrebbe dovuto mangiare una pizza con Andrea. Fu proprio quella notte che Andrea apprese quello che era accaduto a Davide. Apprese che era stato picchiato da un ragazzo senza conoscerne il motivo e che si trovava in ospedale a Crotone ed era incosciente.

Andrea ha tentato la mattina successiva di far visita a Davide ma gli è stato riferito che era stato trasferito d’urgenza all’ospedale di Catanzaro perché in gravissime condizioni e che era stato sottoposto a un delicato intervento.
Andrea non riusciva a capire il perché qualcuno avrebbe dovuto fare del male a Davide, dato che lo conosceva come un ragazzo educato e gentile, che non avrebbe mai fatto del male a nessuno.

In questo anno in cui ha dovuto fare a meno della vicinanza di Davide, Andrea ha sentito il bisogno, dunque, di scrivergli una canzone. La sua grande passione, del resto, è la musica. I suoi pezzi sono depositati in Siae, in arte si fa chiamare Bush, ma questo brano ha un sapore diverso. Perché è un augurio che Davide possa tornare a passare le estati con la sua famiglia e con Andrea, magari anche a reindossare la maglia numero dieci del Bologna calcio di cui era un grande tifoso. «Riprenderò gli esami che io non ho dato e poi concluderò un discorso che non è finito».

La canzone prosegue con alcuni versi rivolti al suo aggressore. «Certo fa freddo stare nel silenzio di una stanza, hai molto tempo per parlare di una lunga corsa, per te ho lasciato un’estate che riprenderò a pieno». Andrea desidera che si avveri tutto ciò, è convinto che Davide ce la farà e che ritornerà con la sua famiglia che ormai da più di un anno vive accanto al suo capezzale.
“Figlio d’arte”, suo padre è stato il fondatore di Libra band, un gruppo musicale composto da avvocati. La produzione musicale è curata da Rb Music, un team che lo aiuta a sviluppare le sue idee. L’ultima sua idea musicale è stato un modo per esorcizzare il dolore che lo consumava. Il dolore per un amico che manca.

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