Il fiume Esaro ingrossato
5 minuti per la letturaCROTONE – Il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, ha disposto l’evacuazione dei nuclei familiari residenti in zone a rischio alluvione.Da sgomberare dunque i quartieri Gabelluccia, Lampanaro, Margherita, Gabella, Trafinello, Fondo Gesù. In questa zona, peraltro, da molte ore decine di famiglie sono senza energia elettrica dopo la violenta ondata di maltempo che imperversa dalla scorsa notte (LEGGI IL PRIMO BILANCIO).
Il sindaco ha inoltre disposto la chiusura di tutti gli esercizi pubblici e uffici pubblici, salvaguardando i servizi essenziali, con decorrenza immediata e per tutta la giornata di domani.
Le persone evacuate fanno parte di cento nuclei familiari e sono state radunate presso un centro di raccolta allestito nella struttura sportiva Palamilone, quindi saranno ospitate nel villaggio turistico Casa Rossa dove riceveranno assistenza e pasti.
Da molte ore continua a piovere sulla città di Crotone, oltre che su gran parte della provincia, e le condizioni meteorologiche sono date in ulteriore peggioramento nella serata. La Protezione civile, peraltro, ha dichiarato l’allerta rossa su tutta la fascia ionica anche per la giornata di domani (LEGGI).
A preoccupare maggiormente in questo momento è l’ingrossamento del fiume Esaro, tenuto costantemente sotto controllo dai tecnici, che potrebbe straripare.
Si tratta del corso d’acqua che attraversa alcuni quartieri popolari della città, come Fondo Gesù e San Francesco, dove nell’alluvione del 1996, che provocò anche sei vittime, si verificarono i danni maggiori.
Disagi per la viabilità
Intanto, è stata riaperta la circolazione stradale su tutto il tratto calabrese della strada statale 106, chiusa a tratti per l’ondata di maltempo che imperversa da ieri sera sulla fascia ionica.
La zona compresa tra Crotone e Isola Capo Rizzuto, chiusa per la seconda volta nel primo pomeriggio, è stata riaperta con un senso unico alternato, mentre i mezzi dell’Anas stanno lavorando per la presenza di fango e detriti. Chiuse o con circolazione limitata molte strade interne che collegano Crotone con i paesi dell’entroterra.
Disagi alla circolazione anche sulla strada statale 18, sul Tirreno Cosentino, dove un mezzo pesante telonato si è ribaltato a causa del forte vento (GUARDA IL VIDEO). Per questo, Anas ha disposto la chiusura al traffico per gli automezzi telonati o furgonati.
Danneggiata anche la ferrovia Ionica nel Crotonese a causa di numerose esondazioni di corsi d’acqua. In corso le operazioni di ripristino nonostante le condizioni meterologiche proibitive, ma Rete Ferroviaria Italiana ha dovuto sospendere il traffico e diversi treni sono stati parzialmente cancellati e sostituiti con bus.
Sempre nell’area del Crotonese, il maltempo ha creato disservizi ad alcuni impianti acquedottistici regionali gestiti dalla Sorical, molti i paesi rimasti senz’acqua o costretti a limitare l’uso.
La Protezione civile della Calabria ha lanciato un appello ai cittadini: «Considerata la difficile situazione in corso, vi chiediamo fermamente di restare a casa e di condividere il più possibile questo messaggio con tutti gli abitanti della provincia di Crotone». La stessa Protezione civile ha attivato un servizio WhatsApp sul numero 3205799119 al quale poter inviare un messaggio di aiuto, specificando i propri riferimenti per essere contattati.
Verso lo stato di calamità
I danni ingenti hanno spinto la Giunta regionale della Calabria a convocare una riunione di Giunta per lunedì 23 novembre per deliberare la richiesta al governo nazionale del riconoscimento dello stato di emergenza per tutte le zone del Crotonese colpite oggi dal nubifragio. Lo annuncia una nota diffusa dall’Ufficio stampa della Regione Calabria. Il presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì, a nome di tutta la Giunta, esprime «vicinanza e solidarietà agli abitanti delle zone devastate dai nubifragi che in queste ore si sono abbattuti con violenza sulla Calabria. La Regione e la Protezione civile sono in prima linea per garantire la sicurezza di tutti i cittadini. In considerazione della grave situazione in corso, ci uniamo all’appello della Protezione civile regionale e chiediamo agli abitanti della provincia di Crotone di usare la massima prudenza e di restare a casa».
«Lunedì prossimo – ha spiegato Spirlì – chiederemo al ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, e al capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, entrambi presenti in Calabria, di assicurare la vicinanza e il sostegno concreto delle istituzioni nazionali nei confronti di tutte le popolazioni colpite dall’ultima ondata di maltempo». Anche il Comune di Crotone ha annunciato che chiederà il riconoscimento dello stato di calamità.
Il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, ha affermato: «Da Crotone ci arrivano informazioni e immagini drammatiche. Una città con tutta l’area circostante compreso il comune di Strongoli, colpite duramente e alle quali dobbiamo stringerci e essere vicini concretamente. La Protezione civile con i vigili del fuoco, l’esercito e le forze dell’ordine sono al lavoro in modo incessante da ore per i soccorsi ai cittadini e per gli interventi più urgenti; a loro va il nostro sentito ringraziamento. Il governo segue con attenzione le condizioni della città ed è pronto a sostenere le amministrazioni e i cittadini per tutte le necessità che dovranno affrontare. Lunedì mattina – ha concluso Boccia – in Regione con il Capo della Protezione civile Borrelli e il Presidente Spirlì, con il quale siamo in stretto contatto, affronteremo anche gli aspetti amministrativi dell’emergenza connessa allo stato di calamità. È nostro dovere attivare ogni strumento con le misure necessarie per mettere in sicurezza il territorio».
Infine, molti gli attestati di solidarietà espressi alla popolazione crotonese. Tra questi, anche il messaggio della presidente del Senato, Elisabetta Casellati: «Le immagini di Crotone fanno male. Da Nord a Sud – ha detto – l’Italia intera attende ancora un piano di prevenzione contro il dissesto idrogeologico per fermare un’emergenza senza fine. La mia vicinanza a tutti i crotonesi».
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