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La Famiglia di Davide Ferrerio

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La scelta di festeggiare il capodanno Rai 2024 a Crotone innesca la polemica, a suscitarla è la famiglia di Davide Ferrerio che giudica la scelta inopportuna

CROTONE – Un duro attacco alla scelta del presidente della Regione Roberto Occhiuto di candidare e ottenere che Crotone sia la sede del Capodanno Rai 2024. Festeggiare il Capodanno della Rai a Crotone è una scelta “inopportuna” se non una vera e propria “mancanza di rispetto”. È questo il contenuto di una lettera inviata al presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e, per conoscenza, al sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, dalla famiglia di Davide Ferrerio. Il ventenne di Bologna brutalmente aggredito e ridotto in fin di vita nell’agosto 2022 oggi in coma irreversibile.

Per “non aggiungere dolore ad altro dolore” i familiari di Ferrerio chiedono a Occhiuto di rivedere la decisione di organizzare a Crotone la manifestazione di Capodanno. “Riteniamo – si legge nella lettera firmata dalla madre del ragazzo, Giuseppina Orlando – che la scelta della città di Crotone per tale evento sarebbe una totale mancanza di rispetto nei confronti della nostra famiglia e soprattutto di Davide, che è in ospedale, costretto in un letto, in coma irreversibile, a causa dei gravissimi danni cerebrali riportati a seguito del violento pestaggio subito».

CAPODANNO RAI A CROTONE, LA FAMIGLIA FERRERIO: «CI SENTIAMO OFFESI»

«Noi familiari, insieme alle numerose persone a noi vicine (colleghi, amici, conoscenti) – prosegue la nota dei Ferrerio – ci sentiamo offesi e amareggiati ed esprimiamo tutto il nostro dissenso e dolore di fronte a tale notizia. Ci sembra sconveniente sul piano umano ed etico, oltre che sociale, che venga organizzato un evento di grande risonanza mediatica, proprio nella città che è stata di recente, appena un anno fa, teatro di un delitto efferato ai danni di un ragazzo perbene e innocente, che si era recato a Crotone per fare visita ai parenti e per trascorrere le vacanze”.

A maggior ragione considerata la «decisione, da parte del Comune e della Provincia di Crotone, di costituirsi parte civile nei processi in corso, considerato anche che si procede per un crimine così efferato che ha lasciato sgomenti molti cittadini in tutta Italia». Processi che hanno già portato alla condanna dell’autore materiale dell’aggressione, il 23enne Nicolò Passalacqua, a 20 anni di reclusione per tentato omicidio. Mentre la ragazza al centro della contesa che portò al pestaggio, all’epoca minorenne, è affidata in prova ai servizi sociali. Attualmente sono a giudizio davanti al tribunale di Crotone la madre della ragazza e il compagno per concorso in tentato omicidio.

«L’organizzazione di un evento televisivo, col palesato obiettivo – è l’opinione della famiglia Ferrerio – di promuovere la regione Calabria e in particolare la città di Crotone non giova molto a sanare le criticità che affliggono la nostra terra e in special misura Crotone». Il tutto «pur potendo scegliere un’altra città come Catanzaro inizialmente considerata». E dunque invita il governatore Occhiuto e l’amministrazione comunale di Crotone «a riconsiderare la scelta della sede per tale evento tenuto conto anche dell’effetto boomerang che si potrebbe verificare».

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