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Antonella Lettieri, è stata uccisa la sera dell'8 marzo

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Gli inquirenti stanno indagando sui rapporti tra la vittima e il rapporto che la legava a Salvatore Fuscaldo e a Francesco Manfredi

CIRO’ MARINA (CROTONE) – Lui, lei, l’altro, ma il movente resta un enigma. Quasi quindici giorni dopo il più efferato dei delitti commesso nella cittadina, e soprattutto dopo un’intensa attività di indagine, regge il “triangolo” che emerse la mattina in cui, all’interno della sua abitazione, sita in via Cilea, fu scoperto il cadavere di Antonella Lettieri (LEGGI LA NOTIZIA DEL RITROVAMENTO DEL CORPO DI ANTONELLA LETTIERI), la donna single di 42 anni, che lavorava come commessa nel negozio di alimentari della sorella gemella, Silvia, e del cognato, Luigi.

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SULL’OMICIDIO DI ANTONELLA LETTIERI

La chiave di lettura dell’omicidio sta ancora oggi nei distinti rapporti sentimentali che intercorrevano tra Salvatore Fuscaldo, il presunto colpevole (LEGGI LA NOTIZIA DEL FERMO), Antonella Lettieri, la vittima, e Francesco Manfredi, il corteggiatore della vittima.

Cosa emerse la mattina del 9 marzo? Il legame stretto che intercorreva tra Antonella e una coppia di coniugi, suoi vicini di casa, ossia Salvatore Fuscaldo e Francesca Avena, meglio conosciuta come Caterina. Quest’ultima era la sua amica del cuore. I tre si vedevano tutti i giorni, specie nelle ore serali, quand’erano liberi dal lavoro. Fuscaldo lavorava allora come bracciante agricolo per una nota azienda vitivinicola, la moglie Caterina come collaboratrice domestica. La loro amicizia si era rafforzata per la solitudine di Antonella, che viveva da sola nella casa di famiglia, e perché tutti e tre avevano sofferto per (almeno) una tragedia familiare. I coniugi Fuscaldo hanno perso una bambina per un brutto male, mentre Antonella aveva perso un fratello adolescente, Mimmo, per un pugno sferratogli da un giovane sul lungomare di Cirò Marina, la madre, Maria Romano, morta dopo una lunga malattia all’età di 49 anni, e il fratello Raffaele, due anni fa.

L’altro ieri, la sorella Maria ha messo in evidenza che Antonella ha dovuto accudire il padre, Nicodemo, deceduto dopo una lunga malattia, e convivere a lungo con la compagna del genitore. La “matrigna“, che abita altrove, non è ritornata neppure per i funerali di Antonella (LEGGI LA NOTIZIA DEI FUNERALI). «Ci ha mandato a dire che era dispiaciuta per l’accaduto», ha rivelato la signora Maria Lettieri. Dalla morte del padre, Antonella abitava da sola nella casa di via Cilea. Ormai sembra assodato che avesse dato il duplicato della chiave della porta posteriore della casa ai coniugi Fuscaldo, molto servizievoli nei suoi confronti. Sembra altresì assodato che Salvatore Fuscaldo si fosse invaghito di lei. Non si sa al momento quando i suoi sentimenti sono cambiati. Di certo, però, da sei anni a questa parte, Francesco Manfredi aveva iniziato a corteggiare la coetanea Antonella, senza successo. Francesco comunque non si è mai scoraggiato. Nell’ultimo periodo, i due si incontravano qualche volta sul lungomare, sempre in presenza delle amiche della commessa, si sentivano al telefono, si scambiavano dei messaggi.

Qualcosa era cambiato per Antonella? Questo è il punto controverso. A parere di una sua cugina, la commessa aveva deciso di accettare la corte di Francesco, anche perché desiderava diventare madre. «No, non aveva deciso niente», a parere invece di una vicina di casa, Caterina Salerno. Fatto è che, il 7 marzo, giorno del suo compleanno, Antonella ha ricevuto al negozio, dove pare ci fosse pure Fuscaldo, un bouquet di fiori dal suo spasimante Francesco. Sono stati i fiori, e il pensiero che quel regalo testimoniasse un legame sentimentale, a scatenare l’eventuale rabbia omicida del presunto colpevole, Fuscaldo, oppure è stata l’eventuale richiesta, fattagli da Antonella, di avere indietro il libretto di risparmio e i contanti, che lui custodiva? E la moglie di Fuscaldo, Caterina, ha intuito i vari stati d’animo del marito? Ha avuto un ruolo nella vicenda?

(LEGGI LE DICHIARAZIONI DELLA MOGLIE DEL PRESUNTO ASSASSINO PRIMA DEL FERMO)

Gli accertamenti tecnici daranno delle risposte “solo” sulla colpevolezza o innocenza della coppia.

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