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Il coltello sequestrato dai carabinieri

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A Torre Melissa l’uomo era entrato nell’istituto armato cercando di parlare con un suo parente

TORRE MELISSA (CROTONE) – Gli avevano impedito di entrare all’interno della sede del plesso “C. Postoia”, dell’ Istituto Comprensivo Giovanni XXIII, di Via Berlinguer a Torre Melissa, nel Crotonese. Per questo un uomo di 69 anni ha deciso di impugnare un coltello a serramanico per far valere le sue ragioni.

Questa la sconcertante situazione di fronte alla quale si sono trovati i collaboratori scolastici in servizio presso la scuola primaria e secondaria di primo grado di Torre Melissa. L’uomo, un sessantenne imprenditore originario di Melissa, si era recato nel primo pomeriggio di ieri presso l’istituto intenzionato a parlare con un suo congiunto ivi impiegato ed al rifiuto di farlo entrare posto dai collaboratori scolastici l’uomo perdeva le staffe iniziando ad inveire in merito a tale divieto.

Di tutta risposta l’uomo, in evidente stato di alterazione ed intenzionato a far valere le sue ragioni, raggiungeva la propria autovettura per prendere un coltello a serramanico di 16 centimetri di cui 7 di lama, che conservava in uno dei vani della sua autovettura. A quel punto si ripresentava presso l’ingresso della scuola e nello sgomento generale riusciva ad introdursi nell’edificio scolastico raggiungendo anche il piano superiore continuando ad inveire contro i presenti in cerca del suo parente per poi decidere di abbandonare l’edificio per cercarlo altrove. Veniva quindi allertato il 112 che faceva confluire sul luogo i militari della Stazione di Torre Melissa unitamente ad un equipaggio del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Cirò Marina.

Prontamente i Carabinieri intervenuti, per evitare ulteriori conseguenze legate alle intenzioni dell’uomo, si adoperavano per risalire all’identità del malintenzionato, a dire dei presenti, sconosciuta. Solo in un secondo momento, mentre ormai i Carabinieri della locale stazione erano già da tempo impegnati a risalire alle generalità dell’uomo, veniva finalmente confidata ad uno dei militari l’identità del soggetto risultato, diversamente da quanto affermato in precedenza, conosciuto. Non appena veniva rivelata tale importantissima informazione gli stessi si recavano con estrema urgenza presso l’abitazione dell’uomo e del congiunto per evitare che la rabbia dell’uomo potesse portare ad ulteriori gravi conseguenze. Fortunatamente l’uomo veniva rintracciato nei pressi della sua abitazione, fatto calmare ed accompagnato in caserma. Lo stesso, anche se in prima istanza restio a parlare dell’accaduto, alla fine dopo essersi calmato, collaborava confermando quanto successo ed indicando ove avesse risposto il coltello utilizzato.

Espletate le formalità di rito, il sessantenne veniva quindi denunciato per minaccia aggravata e detenzione abusiva di arma.

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