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I vigili del fuoco nell'appartamento devastato

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CROTONE – La morte di due persone e il ferimento di altre cinque, anche se una solo in maniera lieve, potrebbe trasformarsi in un giallo. L’esplosione in un appartamento di Crotone, avvenuta lunedì sera (LEGGI LA NOTIZIA), ha lasciato infatti diversi dubbi investigativi. I vigili del fuoco tendono ad escludere un collegamento con una perdita di gas e questo cambia le ipotesi iniziali.

Questa mattina, un sopralluogo è stato effettuato nell’appartamento di Crotone a cui hanno partecipato i tecnici del Gabinetto regionale e provinciale della Polizia scientifica, gli artificieri della polizia, gli investigatori della squadra mobile ed i vigili del fuoco. L’obiettivo dei controlli è verificare se vi siano tracce di esplosivo nell’appartamento dovute all’eventuale presenza di ordigni usati per la pesca.

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Un’ipotesi su cui stanno lavorando gli investigatori dopo alcune testimonianze raccolte nella zona e all’esito dei primissimi accertamenti compiuti dai vigili del fuoco che tendono ad esclude che all’origine della deflagrazione vi possano essere la caldaia o la bombola del gas che alimentava l’appartamento. Caldaia e bombola, infatti, erano sul terrazzo dell’appartamento e sono state trovate intatte. L’ipotesi prevalente tra gli investigatori è che comunque si tratti di un incidente.

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Anche il procuratore della Repubblica di Crotone Giuseppe Capoccia, insieme al pm Alessandro Riello, ha svolto un sopralluogo nell’appartamento della palazzina Aterp: «Dobbiamo attendere le risposte scientifiche», ha detto al termine.

«Le indagini – ha aggiunto – sono in corso. C’è la polizia scientifica che sta facendo i rilievi insieme ai vigili del fuoco e stiamo verificando le modalità dell’esplosione». Il Procuratore non ha confermato la presenza di esplosivi nell’abitazione, non ha escluso alcuna ipotesi: «E’ stata – ha detto – un’esplosione di straordinaria potenza che ha devastato la casa anche dal lato opposto. Non possiamo al momento fare alcuna ipotesi né escludere alcunché. Attendiamo le analisi della Polizia scientifica e dei vigili del fuoco e stiamo valutando anche le lesioni che presentano le vittime. Dobbiamo attendere le risposte scientifiche». 

Per quanto riguarda le condizioni dei feriti, la bambina di 4 anni, Noemi, è ricoverata nell’ospedale di Bari in condizioni molto gravi con ustioni da scoppio di secondo grado alla testa.

Nell’esplosione hanno perso la vita la nonna Rita Murgeri, di 55 anni, ed il compagno Saverio Romano, di 43, ed è rimasta ferita la madre, Naike Vinotti, di 28. Anche la donna è stata trasportata in un ospedale pugliese, a Brindisi, dove è ricoverata in prognosi riservata con ustioni di terzo, quarto grado sul 45% del corpo.

La donna, comunque, non sarebbe in pericolo di vita. Illesi, invece, il padre, Fabio Buonferrato, e le due sorelline di Noemi, di 7 e 10 anni, che dopo essere state visitate in ospedale sono andate a casa del nonno. La famiglia Buonferrato nell’esplosione ha perso praticamente tutto. Stamani il parroco della chiesa di San Paolo ha portato alcuni indumenti per le piccole.

Il sindaco di Crotone Ugo Pugliese ha sottolineato: «La tragedia che si è verificata nella tarda serata di ieri nel quartiere Lampanaro colpisce profondamente tutta la comunità cittadina che si stringe al dolore delle famiglie. Allo stesso modo siamo tutti in apprensione e vicini ai feriti. Sono in contatto costante con le strutture sanitarie dove sono attualmente ricoverati – ha concluso – per essere aggiornato sulle loro condizioni». 

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