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La Tenenza dei carabinieri di Isola Capo Rizzuto

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ISOLA CAPO RIZZUTO (CROTONE) – Ha confessato l’autore dell’omicidio di Giuseppe Caterisano, il 67enne imprenditore freddato ieri pomeriggio sull’uscio di casa con cinque colpi di pistola (LEGGI): si tratta di un suo nipote di appena sedici anni che, messo alle strette dei carabinieri, che erano su una pista ritenuta concreta nell’immediatezza del fatto, avrebbe anche fatto ritrovare l’arma del delitto.

Il movente sarebbe da ricercare in dissidi per questioni di terreni tra la vittima e i suoi fratelli.

Già nella notte, i carabinieri hanno sottoposto a stub il ragazzo per verificare, attraverso gli accertamenti tecnico-scientifici, se vi fossero su di lui tracce di residui di sparo. Il 16enne è stato quindi sentito, alla presenza dell’avvocato Luigi Villirilli, fino a stamani quando, verso le 7, ha ammesso le proprie responsabilità ed ha dato indicazioni per fare ritrovare l’arma utilizzata, una pistola automatica calibro 9, priva di matricola.

I carabinieri stanno ancora indagando per ricostruire ogni momento della giornata di ieri della vittima e dell’autore del delitto e determinare con certezza le cause dell’omicidio. Al momento, secondo quanto emerso dalle indagini condotte fino ad ora, il movente sarebbe riconducibile a dissidi di natura economica maturati in ambito familiare. Tra la vittima ed i suoi fratelli, infatti, vi sarebbero stati frequenti discussioni, che andavano avanti da almeno 7 anni.

Il pm della Procura per i minorenni di Catanzaro Maria Rita Tartaglia, ha disposto il trasferimento del 16enne nel centro di prima accoglienza per minorenni di Catanzaro.

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