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Il cucciolo abbandonato a Cirò Marina

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CIRÒ MARINA (KR) – Ancora un caso di crudeltà senza senso nei confronti di un cane. Un cagnolino è stato legato alla maniglia di un magazzino che si trova alle spalle dell’ufficio postale.

«Il suo padrone lo ha abbandonato, legandolo alla maniglia di un magazzino di proprietà di altre persone, lo ha lasciato là, dove il cane, che pesa appena 5 chili, ha trascorso la notte, rischiando di essere sbranato dai randagi di taglia più grande», racconta la presidente dell’associazione “Adozione Argo”, Caterina Semerano.

Lei ha soccorso il povero animale, che era magro, affamato e molto impaurito, e, poi, lo ha condotto presso il rifugio “Oasi Argo”, sorto nei pressi del fiume Lipuda. «Ancora si ripetono questi gesti, nonostante noi animalisti non ci stanchiamo di ripetere che i cani sono esseri senzienti», si sfoga la Semerano, che fa parte del comitato spontaneo “Onda Calabra Animalista”, che da tempo chiede alla Regione la dichiarazione dello stato di emergenza “randagismo” in Calabria, in quanto avverte la necessità che sia istituito un piano straordinario di sterilizzazione di cani e gatti e di microchippatura.

La buona notizia è che, com’è noto, la Conferenza dei sindaci dell’Asp di Crotone ha deliberato recentemente con voto unanime l’istituzione di un canile sanitario baricentrico provinciale per la tutela della salute e per il contrasto al randagismo. Si tratta di una struttura pubblica, che sarà ubicata in località Martorana, nei pressi dell’attuale canile rifugio comunale, in un’area baricentrica rispetto al territorio della provincia. Il finanziamento c’è già.

La Regione Calabria ha accantonato allo scopo un contributo di 90 mila euro, destinandolo alla copertura dell’80% dei costi di costruzione. I restanti costi saranno suddivisi, in maniera proporzionale al numero degli abitanti, tra i Comuni della provincia di Crotone che aderiranno al progetto. Nella struttura sarà possibile effettuare l’identificazione e la contestuale iscrizione in anagrafe dei cani randagi, la visita clinica con la relativa compilazione di una scheda clinico-segnaletica, la sterilizzazione chirurgica (delle femmine) e la castrazione (dei maschi), interventi terapeutici, antiparassitari e di profilassi vaccinale. (p. s.)

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