X
<
>

Il luogo della tragedia

Condividi:
1 minuto per la lettura

CUTRO (CROTONE) – «Nessuna esecuzione, piuttosto una disgrazia. Anzi: un incidente. Il colpo è partito per sbaglio, l’ipotesi è che l’intenzione fosse solo di spaventare Salvatore Silipo. Non poteva pensare di uccidere una persona in un’officina alla presenza di tre testimoni oculari».

Lo ha detto l’avvocato Luigi Colacino, difensore di Dante Sestito, in carcere da sabato scorso con le accuse di omicidio e ricettazione di un revolver.

LEGGI LA NOTIZIA DELL’OMICIDIO

Ieri, durante l’udienza di convalida dell’arresto, il 70enne cutrese si è avvalso della facoltà di non rispondere. «Una scelta del mio cliente», ha detto il legale, che valuta un eventuale ricorso al Riesame.

Sul presunto movente, la sparizione di pneumatici dalla Dante Gomme, l’avvocato Colacino non è entrato nel dettaglio ma non ha smentito che possa essere proprio un ammanco all’origine della lite tra Sestito e Silipo poi degenerata fino alla morte del secondo. «Mancava qualcosa ma non abbiamo certezza di cosa».

Quello che è certo, dal punto di vista della difesa, è che non vi sarebbe stato dolo.

Il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, ha commentato l’omicidio auspicando un dialogo tra le comunità emiliana e calabrese (LEGGI LA NOTIZIA)

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE