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L'ospedale di Crotone, dove si è verificata una delle due aggressioni

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ROMA – Due aggressioni ai danni di medici a Crotone in pochi giorni. La denuncia arriva dall’Ordine dei Medici chirurghi ed odontoiatri della provincia di Crotone, che chiede «con fermezza e con urgenza, a chi di competenza, di mettere in atto tutte le misure necessarie per tutelare l’incolumità degli operatori sanitari, in modo che gli stessi possano svolgere il proprio lavoro in piena serenità d’animo e di giudizio».

«La sera del 6 dicembre ed ancora nella notte tra il 14 ed il 15 si sono verificati altri due episodi di aggressione a danno di due medici, rispettivamente nei confronti di una dottoressa di Guardia medica della postazione di Crotone e di uno dei medici di guardia in servizio del pronto soccorso del presidio ospedaliero di Crotone – ricostruisce in una nota l’Ordine – quest’ultimo rimasto vittima dell’aggressione fisica, in quanto l’autore del gesto di violenza pretendeva l’immediata erogazione di una prestazione che non rivestiva carattere di urgenza, bypassando le normali procedure di accesso e di codifica».

«Tale fenomeno – prosegue l’Omceo di Crotone – seppur da ascrivere nella più ampia dimensione dal carattere nazionale che conta circa 10 episodi al giorno a fronte di sole 1.200 denunce all’Inail, a tal punto da aver meritato l’attenzione del Governo con l’approvazione a settembre al Senato del ddl 867, negli ultimi tempi sembra coinvolgere in modo particolarmente sensibile il nostro territorio ed in particolare l’ospedale di Crotone».

«Infatti il preoccupante susseguirsi di episodi di intimidazione e di violenza ci costringono ad assistere al continuo oltraggio dei colleghi medici – conclude la nota – offesi nella propria dignità professionale ed umana da un sistema che non garantisce ancora condizioni di sicurezza e continua a sovraesporre a rischi, talvolta anche della vita, chi opera in campo sanitario e che ha visto l’Ordine dei Medici costituirsi anche parte civile»

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