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Teresa Scavelli

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COTRONEI (CROTONE) – E’ stata uccisa da un uomo giovane, pare con problemi psichiatrici, che è entrato nell’abitazione dove lei lavorava come governante e baby sitter in Svizzera. La donna ha tentato di difendere la bambina a lei affidata, ma in casa – da quanto si è appreso – c’erano anche altri due piccini. La vittima è una donna di 46 anni, Teresa Scavelli, originaria di Cotronei ma da lungo tempo trasferitasi nel Veronese dove vivono il marito e tre figli maggiorenni.

L’omicidio è avvenuto a San Gallo nella Svizzera tedesca, alcuni giorni fa, ma da poco gli inquirenti hanno reso note le generalità della baby sitter che con coraggio ha affrontato l’omicida per impedire che si scagliasse sui bimbi che erano in casa. Ieri a Palù (Verona) si sono celebrati i funerali di Teresa che lascia il marito Salvatore Elia, e i figli Simone, Giuseppe e Sarah. Solo l’intervento della polizia elvetica ha messo fine alla violenza dell’aggressore che è stato ucciso dagli spari degli agenti quando purtroppo ormai per la baby sitter non c’era più nulla da fare. L’aggressore è uno svizzero, deceduto sul colpo.

Il Comune di Cotronei ha comunicato che «interverrà a supporto della famiglia della donna che, secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti svizzeri, è stata barbaramente uccisa a San Gallo da un soggetto con gravi problemi psichici per difendere la donna presso cui lavorava. Poiché l’aggressore è stato colpito a morte dalla polizia, le iniziative legali, istituzionali e diplomatiche avranno come interlocutori le Autorità elvetiche, quelle diplomatiche e la Farnesina».

Inoltre, il Comune di Cotronei e la famiglia di Teresa Scavelli «hanno congiuntamente indicato come loro legale nella vicenda l’avvocato Francesco Verri, noto penalista e senior partner fra l’altro del legal network Grants che opera in tutta Italia e in Europa e si occupa anche di giustizia internazionale. Il sindaco Nicola Belcastro, oltre ad aver organizzato l’iniziativa, ha coinvolto il parlamentare Nico Stumpo che nelle prossime ore contatterà anche gli altri parlamentari perché intervengano presso il Ministro degli Esteri: in fondo, una cittadina italiana è morta sul lavoro per salvare la vita a una famiglia svizzera».

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