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L'intervento della polizia

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Un arresto a Crotone per estorsione durante la tradizionale fiera mariana allestita per l’appunto per la festa della Madonna, si sospetta ci siano altre vittime


CROTONE – «Non sai chi sono io». «Se non mi dai i soldi devi smontare». Queste le frasi che avrebbe pronunciato Luigi Astorino mentre, secondo l’accusa, tentava di compiere un’estorsione da 800 euro a un commerciante ambulante della tradizionale fiera allestita in occasione della festa della Madonna di Capocolonna. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, con precedenti per associazione mafiosa e in passato denunciato per omicidio, è stato arrestato dagli agenti della polizia di Stato grazie alla denuncia della vittima.

CROTONE, L’ACCUSA DI ESTORSIONE DURANTE LA FIERA MARIANA

L’intervento della polizia si inquadra nell’ambito dei servizi di controllo predisposti dal questore Renato Panvino proprio in occasione della festa che richiama ogni anno numerosi visitatori e operatori commerciali. Astorino avrebbe tentato di estorcere 800 euro per garantire un’assicurazione per l’occupazione della postazione, per poi allontanarsi alla vista dei poliziotti approfittando del contesto affollato della fiera.

Nonostante il suo atteggiamento, avrebbe però ottenuto dalle vittime una reazione non prevista. Un sonoro rifiuto. Grazie alla prontezza e alla professionalità degli agenti della polizia di Stato, in servizio in abiti civili nell’ambito di un dispositivo di sorveglianza mirata, Astorino è stato rintracciato tempestivamente e sottoposto agli arresti domiciliari. Gli accertamenti svolti dagli investigatori della Squadra Mobile in stretta collaborazione con la Squadra Volante avrebbero permesso di ricostruire la dinamica dei fatti.

LE INDAGINI

Durante una perquisizione domiciliare, la polizia ha sequestrato la somma di 20.600 euro in contanti. L’ipotesi degli investigatori, ancora da appurare, è che possano essere frutto di altre attività illecite compiute ai danni degli esercenti. Potrebbero pertanto essersi riallungate sulla fiera le mani dei clan, che non lasciano in pace neanche gli ambulanti, come in passato emerso da alcune inchieste antimafia. Gli investigatori stanno facendo approfondimenti insieme al procuratore Domenico Guarascio. Il magistrato ha avviato indagini sul fenomeno del pizzo richiesto ai commercianti ambulanti che popolano il mercato mensile ed imposto anche in occasione delle festività mariane. Il questore Panvino invita tutti i commercianti a fare cartello e denunciare ogni forma estorsiva, garantendo loro la protezione da parte dello Stato.

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