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Il PalaMilone di Crotone

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CROTONE – Hanno annunciato l’intenzione di attuare lo sciopero della fame i componenti del Consorzio sportivo «Momenti di Gloria» per protestare contro la decisione del commissario straordinario del Comune di Crotone, Tiziana Costantino, di procedere allo sgombero del Palamilone. La struttura sportiva al coperto di Crotone, la più grande in città, dal 2012 è stata affidata in gestione al Consorzio composto da otto società sportive per un totale di 400 atleti. A gennaio scorso il commissario straordinario ha avviato un monitoraggio sull’impiantistica sportiva verificando alcune illegittimità nell’affidamento. Per il Palamilone, ad esempio, mancava la convenzione con il Comune che pure il Consorzio con una serie di mail aveva richiesto più volte al’ente. Per questo è stata avviata la procedura di revoca della concessione finalizzata allo sgombero.

Ieri «Momenti di Gloria» ha ricevuto la notifica dell’ingiunzione che intima di «provvedere senza indugio al rilascio dell’impianto sportivo comunale «Palamilone» entro e non oltre 10 giorni dalla notifica della presente riconsegnando l’immobile all’amministrazione comunale libero da persone e cose».

«Un provvedimento intriso di contraddizioni – è scritto in una nota del Consorzio presieduto da Giancarlo Satiro – soprattutto nella parte in cui si legge che il Comune “ravvisa l’esigenza di salvaguardare, con urgenza ed indifferibilità, il pubblico interesse all’uso da parte della collettività del bene ed alla valorizzazione economica della dotazione immobiliare dell’Ente”, quando in realtà alcun atto amministrativo è stato predisposto per garantire la fruibilità del Palamilone né, tanto meno, degli altri impianti (Palakro, Settore B) per i quali è stata di recente avviata la procedura di revoca dell’affidamento – le conseguenze, intuibili anche da un bambino, sono che l’impianto, almeno nelle intenzioni del Commissario Costantino, è destinato a chiudere e ad essere abbandonato a se stesso come già avvenuto per la piscina olimpionica di Crotone».

Il Consorzio ribadendo che «a rimetterci, come sempre, sarà la cittadinanza» annuncia di aver presentato formali denunce alla Magistratura sulla vicenda e che «al fine di scongiurare il perpetrarsi di un’ulteriore danno alla comunità crotonese, agli sportivi e soprattutto alle nuove generazioni metterà in campo una serie di azioni di protesta tra cui lo sciopero della fame».

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