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Il soccorso in Apecar

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SANTA SEVERINA (CROTONE) – La storia ha fatto il giro d’Italia: un’anziana colta da malore soccorsa con un’Apecar. E’ accaduto a Santa Severina, dove l’ambulanza del 118 non è riuscita a raggiungere l’abitazione della donna perché la strada di accesso era troppo stretta. A quel punto, l’unica soluzione per trasportate l’anziana è stata quella di caricare la lettiga sull’Apecar del marito.

La vicenda è stata commentata dalla figlia della donna, Tiziana Lazzaro: «Mia madre adesso sta meglio, ma è ancora ricoverata all’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone. Si sta riprendendo. Però non è la prima volta che succede. Dove abita mia madre le ambulanze non arrivano perché le strade sono strette. Negli ultimi due o tre anni è già la terza o quarta volta che accade, nelle altre occasioni mia madre è riuscita a salire nell’abitacolo della apecar di mio padre, ma stavolta stava troppo male e quindi è stato necessario metterla sopra».

«Mia madre si è sentita male – ha aggiunto in una conversazione con Adnkronos – per via di un’infezione alla colecisti che gli ha procurato la febbre. Non parlava, era abbattuta. Non so chi abbia avuto l’idea di metterla sul cassone. Credo i medici del 118, che infatti sono andati fino a casa con la barella, ma non escludo possa essere stato mio padre a suggerirglielo, è un tipo abbastanza vispo».

Tiziana Lazzaro, poi, si rivolge alle autorità sanitarie: «Spero che si possa trovare un mezzo di soccorso più piccolo in grado di percorrere anche le vie più strette e arrivare fino a casa di mia madre. Ma non lo dico solo per lei, lo dico anche per tutte le altre persone che abitano nella stessa zona, nei punti più disagiati. Le auto passano in quelle vie, ma l’ambulanza no, è troppo grande».

Infine, la figlia rivolge un pensiero ai sanitari: «Voglio ringraziarli per quello che hanno fatto, hanno curato mia madre rimanendo anche con lei un bel po’. Grazie».

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