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Rientro dalle vacanze da incubo per oltre 50 italiani bloccati a Sharm el Sheik per lo sciopero aereo, tra loro anche dei calabresi

CROTONE – Ci sono 54 italiani, tra cui una famiglia crotonese, bloccati a Sharm el Sheik in seguito ai voli saltati a causa dello sciopero dello scorso 15 luglio. I voli di ritorno nelle date immediatamente successive sono già tutti prenotati, considerato il periodo “caldo”.

Alle 9.30 di sabato scorso la compagnia Wizzair ha comunicato via e-mail la cancellazione del volo delle 16.30 per Napoli. E ha inviato agli utenti registrati un link tramite cui richiedere il rimborso e prenotare un altro volo, ma il sito era inaccessibile. «Il volo delle 16.30 è stato cancellato. La compagnia Wizzair deve riprogrammare la corsa ma non risponde agli utenti neanche all’Ambasciata che è stata contattata dai passeggeri». Lamenta la crotonese M. B., insieme ai suoi familiari costretta a bivaccare in aeroporto per sei ore, in attesa di una sistemazione in un hotel.

OLTRE 50 ITALIANI BLOCCATI A SHARM EL SHEIK, TRA LORO UNA FAMIGLIA CALABRESE

«È assurdo – aggiunge – che a 48 ore dallo sciopero fatto in Italia la compagnia non abbia ancora comunicato in che tempi e in che modi intenda riproteggerci su un altro volo. Tanto più che lo sciopero era stato comunicato ampiamente. Si sapeva che il volo Napoli-Sharm di sabato non sarebbe partito e pertanto il volo Sharm-Napoli sarebbe stato annullato».

Intanto, i turisti italiani hanno contattato anche il Consolato ma la compagnia è sparita. Non risponde alle e-mail. Ambasciata e Consolato non sono riusciti a organizzare la partenza dei malcapitati 54 né a dare informazioni utili. Tra loro anche una persona col morbo di Parkinson che ha ormai finito i medicinali che aveva portato con sé. La difficoltà nasce anche dal fatto che gli aerei di linea sono tutti pieni e pochi possono permettersi di prolungare la vacanza per una settimana. C’è chi si sta organizzando in tal senso, autonomamente, c’è chi è in attesa di positive evoluzioni per evitare un soggiorno più dispendioso del previsto.

Soltanto dopo incalzanti sollecitazioni il Consolato italiano in Egitto si è fatto vivo con i passeggeri per comunicare loro semplicemente che è impossibile contattare Wizzair, che comunque ieri volava con due corse. Il Consolato ha pertanto invitato gli utenti a contattare un’altra compagnia low cost, Air Cairo, quella con la disponibilità di posti nelle date più vicine, ma il volo costa 1950 euro e non tutti hanno questa somma nella carta di credito o in quella prepagata.

WIZZAIR NON RISPONDE ALLE RICHIESTE DI ASSISTENZA

La compagnia ungherese, dopo aver mollato i 54 viaggiatori italiani, circostanza su cui il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dovrebbe vigilare, è irraggiungibile anche per i funzionari dell’Aeroporto internazionale di Sharm El Sheik. Soltanto tre di loro, per il momento, sono riusciti fortunosamente a trovare tre posti e sborsando parecchio per acquistare i biglietti aerei per l’Italia. La polizia egiziana è giunta in hotel per seguire il caso poiché i 51 restanti passeggeri si sono rifiutati di fare check-out, hanno lasciato le valigie in stanza e hanno protestato nella hall. Dall’albergo hanno dato disponibilità ad ospitare gli italiani con soggiorno di mezza pensione fino al rientro dell’emergenza.

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