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ISOLA CAPO RIZZUTO (CROTONE) – «La Calabria va bene gestita da Roma o da Bruxelles? O c’è qualcosa da cambiare? Se va bene così com’è, io non servo». Lo ha detto Matteo Salvini ad Isola Capo Rizzuto, tappa del suo viaggio nella nostra regione. Il leader della Lega ha tenuto prima una conferenza stampa a Lamezia terme, poi ha visitato il centro d’accoglienza immigrati di Isola Capo Rizzuto e infine si dirigerà a Catanzaro per partecipare a un convegno organizzato dal Siulp. «Oggi la Calabria – ha aggiunto Salvini – ha una disoccupazione che è ormai al 65%. Qualcuno può dire che stiamo bene così?».

«Le nostre proposte? Ad esempio – ha detto Salvini ai giornalisti – la “flat tax”, l’aliquota fiscale al 15%, ma anche una moneta diversa dall’euro, che è sbagliato, ed il sostegno all’agricoltura con la cancellazione dell’Imu agricola. Si tratta solo di alcune iniziative da attuarsi per fare qualcosa di diverso, anche in questa regione, da quello che è stato fatto fino ad oggi e che non ha funzionato». A chi gli chiedeva un parere sui presunti rapporti tra Lega e ‘ndrangheta emersi dall’inchiesta della Dda di Reggio Calabria sull’ex tesoriere del partito Belsito ha risposto: «Non faccio il giudice. La Lega ha cambiato tutto quello che poteva cambiare. Quindi sono soddisfatto del fatto che la Lega stia volando nei consensi perché ha avuto la forza di cambiare».

Non sono mancati i contestatori: striscioni davanti l’hotel Phelipe di Lamezia Terme con frasi del tipo “I terroni non dimenticano”, “Per favore immigrati non lasciateci soli con i leghisti ladroni”, “Niente soldi per i rom e gli immigrati, per i diamanti sì? Lega Ladrona”, “Meglio una vita da clandestini che un’ora da Salvini”.

«I contestatori? Io li amo» ha commentato il leader della Lega. Uscito dal Cara, ha alzato il dito medio della mano destra nei loro confronti. Il leader della Lega è stato accolto dai fischi di quanti protestavano contro la sua visita in Calabria. Ma tra le varie persone presenti davanti al Cara, c’è stato anche chi si è detto a favore del leader della Lega, urlando «sei un grande» e riuscendo anche a fare un selfie con lui. «Ognuno può contestarmi come vuole, ma se uno mi dà del mafioso, soprattutto qui in Calabria, dico che deve andarlo a dire a sua madre o a chi ha governato la Regione in questi anni, non certo a me, che ho tanti difetti ma non quello di essere un mafioso» ha aggiunto nei confronti di chi aveva reagito alzando il dito medio verso alcuni contestatori. «Contestami come vuoi – ha aggiunto Salvini – ma se mi dai del mafioso mi incazzo».

Salvini è arrivato intorno alle 12,30 al centro d’accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di Isola Capo Rizzuto. Ad aspettarlo un piccolo gruppo di manifestanti che ha innalzato uno strisione con la scritta “mai con Salvini”, controllato a vita da un cordone di forze dell’ordine. Salvini è entrato nel Cara mentre all’esterno il segretario nazionale del sindacato di polizia Sap, Tonelli, ha improvvisato una conferenza stampa per protestare contro al decisione del ministro Alfano di vietargli l’accesso al centro di accoglienza.

«Al signor ministro Alfano – ha detto Tonelli – voglio dire che non si può gestire la sicurezza con i dispettucci» e ha ricordato che in precedenza era stato invece autorizzato a visitare la struttura, quindi ha mostrato un volantino sul quale c’era scritto «Signor ministro non siamo all’asilo». Tonelli ha anche precisato che per stamani aveva invitato a visitare il centro numerosi parlamentari, ma l’unico che ha risposto è stato Salvini. Qualche piccolo momento di tensione si è registrato quando un gruppo di ospiti del Cara è arrivato all’ingresso della struttura e ha inscenato una piccola protesta che è immediatamente rientrata.

«La politica del Governo sull’immigrazione è demenziale – detto il leader della Lega Matteo Salvini sul Cara – questo centro che ho potuto visitare oggi è gestito bene, ma rappresenta un non senso. Non possono essere necessari nove mesi di attesa per riconoscere che quanti arrivano sono al 70% degli immigrati clandestini. Oggi qui ci sono 1.200 presenze per un business di venti milioni di euro nell’arco di un triennio. Sono soldi che io spenderei per aiutare i calabresi in difficoltà. Il problema però – ha concluso Salvini – è il Governo e non chi gestisce questa struttura».

SALVINI E LA CALABRIA – Il leader della Lega ha sottolineato in conferenza stampa le ragioni della visita in Calabria: «Noi siamo qui per salvare la Calabria che ha dei record di disoccupazione giovanile e femminile perché evidentemente qualcuno non è stato capace di guadagnarsi lo stipendio».

«La Calabria – ha aggiunto – ha un potenziale turistico incredibile ma se non si arriva in spiaggia è impossibile lasciare qualche soldino in Calabria dove, ad esempio, per arrivarci da Milano in treno è più difficoltoso che arrivare a New York. C’è bisogno di una Calabria normale che perda la maglia nera dei record e c’è tanta strada da fare ed io mi rivolgo ai cittadini calabresi che non vanno a votare: noi, con i nostri limiti e difetti che ogni essere umano ha, non siamo uguali agli altri».

«Il Sud sta morendo – ha aggiunto Salvini – c’è bisogno dell’autodeterminazione dei popoli che devono scegliere da chi farsi governare e la Calabria può autogestirsi e autogovernarsi senza passare da Roma che spesso ti fotte. Questa battaglia o la vinciamo o la perdiamo tutti insieme e quando tornerò al Governo continuerò a battermi
per l’autodeterminazione».

«Quando la Lega è venuta al sud – ha dichiarato – sia al nord che al sud erano scettici. Però le richieste che mi arrivano sono più dal sud che dal nord».

LE IDEE PER L’IMMIGRAZIONE – Rispetto al tema dell’immigrazione, il segretario della Lega ha dichiarato: «Bloccherei gli sbarchi. Non fare toccare il suolo italiano agli immigrati clandestini. Il modello c’è ed è quello australiano, che soccorre tutti ma non fa sbarcare nessuno».

ATTACCO A RIMBORSOPOLI – Duro l’attacco alla politica calabrese partendo dall’inchiesta sui rimborsi dei consiglieri regionali: «In questo momento – ha affermato – questa Regione mi fa vergognare di essere italiano».

«Se la giocano tra Calabria e Sicilia – ha aggiunto – a chi perde più assessori. Non pensavo che in Calabria ci fosse una Giunta regionale così ristretta. Che la Regione Calabria funzioni con un assessore e un presidente, si tratta di un record storico. In un paese normale si andrebbe a votare in autunno. Noi nel nostro piccolo siamo a disposizione perché la Calabria e l’Italia non hanno niente da imparare da nessun altro Paese europeo».

L’APPELLO AI CALABRESI – «Mi appello ai calabresi che non votano da anni – ha concluso Salvini – perché si facciano avanti perché noi non saremo un punto di riferimento per trombati e riciclati ma abbiamo bisogno di tanti cittadini che magari siano alla prima esperienza politica».

CAMPI ROM DA DEMOLIRE – Anche sui rom il segretario del Carroccio rimane molto duro: «I campi rom abusivi vanno rasi al suolo e su questo non cambierò mai idea. Si deve dare l’opportunità – ha aggiunto – a chi ha voglia di integrarsi. Al posto dei campi rom farei un parco giochi per bambini. Se i rom sono nelle case popolari lecitamente è un conto, ma se ci stanno illecitamente vanno buttati fuori».

LA STAZIONE DI CROTONE. «Qua c’è da bonificare tutto quanto. C’è bisogno di un intervento massiccio con alcune centinaia di uomini dell’Esercito e delle forze dell’ordine per rimettere in sesto anni ed anni di menefreghismo. Mi piacerebbe che Alfano ci facesse un giretto». Lo ha detto Matteo Salvini a conclusione della visita nella stazione ferroviaria di Crotone e nei locali della Questura. «E’ una follia – ha aggiunto Salvini – il fatto che da questa stazione passino solo due treni al giorno, con la conseguenza che circa 150 senza fissa dimora dormono sui binari. Il ministro del Trasporti cosa ci sta a fare? Conosce tutto questo?».

«Mi parlano – ha detto ancora Salvini – anche di prostituzione a cielo aperto. Per gli agenti della Polfer e della Polizia di Stato è davvero frustrante lavorare in queste condizioni. Non c’è alternativa ad un’azione di bonifica».

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