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L'aeroporto Sant'Anna

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CROTONE – Punta il dito contro la Giunta regionale e il presidente Oliverio la Filt Cgil riguardo la vicenda aeroporto S. Anna, sebbene il sindacato non farà mancare il proprio sostegno alla mobilitazione che in terra di Pitagora prende forma, direzione Lametia Terme, sede di Sacal, su iniziativa del sindaco della città Ugo Pugliese. È chiara la Filt nell’incipit della sua nota, condivisa con Cgil Crotone. «Le responsabilità per la situazione in cui si trova l’aeroporto, al di là di quelle del passato più lontano, sono da addebitare in modo prevalente alla Giunta Oliverio e al consiglio di amministrazione della Sacal, oltre all’atteggiamento alquanto confuso del Comune di Crotone».

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Ma proprio perché «gli errori fin qui fatti non devono essere pagati dai lavoratori e dai cittadini, per questo sosteniamo la mobilitazione per l’apertura dello scalo di Crotone, per l’occupazione di tutti i lavoratori, per evitare l’isolamento di un’area importante per la Calabria». Fin qui si spiega la ratio della posizione assunta dal sindacato. Poi c’è il conto. Quello che pare dovrà pagare, da questo momento in poi, chi ha avuto voce in capitolo nella vicenda se vuole restare unito alle parti sociali in un’ottica di collaborazione.

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Se da un lato si scende in piazza, dall’altro si chiariscano un po’ di questioni finora rimaste oscure. La Cgil le elenca tutte sollevando interrogativi ben precisi. Il sindacato vuole sapere «che tipo di contratto è stato stipulato fra la Sacal e la Flyservus», ovvero il vettore austriaco che ha cancellato i voli il cui inizio era previsto per l’8 gennaio, rinviandoli a marzo, a causa del numero delle prenotazioni ritenuto esiguo. Poi, «cosa prevedeva per Crotone – chiede ancora la Cgil – quel misterioso Piano industriale utilizzato dalla Sacal per vincere la lotteria della gara?», con riferimento al bando dell’Enac. Le domande non finiscono qui.

«Cosa ha fatto in questi mesi il presidente Oliverio e la Giunta regionale per rafforzare il flusso di utenza in vista della possibile riapertura dello scalo crotonese? Quale strategia ha adottato per allargare la fascia di passeggeri necessaria affinché l’aeroporto non fosse solo dei cittadini di Crotone ma si mettesse a disposizione di un’ area più vasta? Ha sottoscritto accordi con Trenitalia per garantire una adeguata frequenza di treni fra la Sibaritide e Crotone?».

Chissà se gli interrogativi riceveranno risposta. Intanto a Crotone si scaldano i motori della protesta. Questa mattina è prevista la riunione operativa in Comune per organizzare la mobilitazione per la quale il sindaco della città, Ugo Pugliese, ha chiesto sostegno a tutte le forze politiche, associazioni e sindacati. Partiti e movimenti rappresentati in Consiglio hanno aderito tutti, tranne il Movimento 5 Stelle che, ritenendo il sindaco corresponsabile della situazione venutasi a creare, non intende appoggiarlo nella protesta. Fuori dal palazzo l’altra voce contraria a scendere in pizza gomito a gomito con Pugliese, eletto nella coalizione La Prossima Crotone, espressione del movimento I Demokratici – Calabria in Rete di Enzo e Flora Sculco, è quella di Possibile.

«Una manifestazione indetta dal sindaco dopo la leggerezza dimostrata – dichiara Filli Pollinzi, del Comitato nazionale di garanzia – non ha senso». Pur riconoscendo «le responsabilità di chi ha governato i processi» nella vicenda aeroporto, invece, Mdp non farà mancare la sua presenza alla mobilitazione, fa sapere Tonia Stumpo sentita in merito, «nell’interesse generale del territorio e dei cittadini».

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