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Cisl, Uil, e Ugl firmano l’accordo con l’assessorato regionale su mobilità e cassa integrazione in deroga, la Cgil no. Il tavolo istituzionale convocato sul tema degli ammortizzatori sociali salta quando si arriva ad affrontare il tema della riduzione delle ore: «A fronte degli otto mesi previsti l’anno scorso, l’assessore Stillitani ha proposto una riduzione a 6 mesi» dichiara Giovanbattista Paola, rappresentante della Cgil al vertice che si è tenuto a Catanzaro. Secondo il sindacalista, «mentre la crisi si fa sentire sempre più forte non si possono ridurre le tutele per i lavoratori». Per questo la Cgil ha abbandonato la discussione, rilanciando la giornata di protesta che si svolgerà lunedì 23 aprile a Catanzaro «con le lavoratrici e i lavoratori in mobilità per rivendicare la giusta occupazione e la giusta attenzione della politica alla vera emergenza di questa regione: il lavoro». 

La discussione, proseguita anche dopo l’abbandono del tavolo da parte della Cgil, ha poi avuto comunque un’evoluzione che ha portato la Cisl a giudicare «positivo ed importante il verbale», perché spiega il sindacato, «impegna la Regione a confermare per tutto il 2012, nelle more della definizione con il Ministero del Lavoro lo stanziamento delle risorse finanziarie per il 2012, i trattamenti già previsti negli accordi del 2011». «Ritengo che tutte le osservazioni espresse dalla Cgil, nei vari interventi, siano state accolte nel documento finale che abbiamo sottoscritto con Cisl, Uil e Ugl» ha confermato Stillitani.

Superato quindi l’ostacolo? Non è detto, perché i nodi da sciogliere, per la Cgil sono molti. E tra questi l’efficienza nel liquidare le somme ai lavoratori. Nel corso dell’incontro alla Regione, secondo l’assessorato, è stata disposta «un’accelerazione dei tempi». In particolare «è stata stabilita una tempistica entro cui l’Unità di Crisi dovrà inviare tutte le richieste di mobilità in deroga all’Inps: una volta ricevute le verifiche dall’Inps, la Regione si impegnerà ad emettere l’atto autorizzatorio entro i successivi 15 giorni». Intanto, le parti sociali sono state inoltre informate in merito alla predisposizione della delibera necessaria per l’erogazione dei sussidi ai lavoratori in mobilità per il mese di aprile 2012 e che la stessa sarò trattata nella prossima seduta della Giunta Regionale.

Nel corso della riunione, Italia Lavoro ha presentato una previsione dei costi per l’anno 2012 che ammontano a duecento milioni di euro per circa 14 mila lavoratori calabresi. Un importo questo che in base a quanto stabilito dal comma 18 dell’accordo Stato Regioni, del 20 Aprile 2011, prevede che venga integralmente pagato dal ministero, qualora la Regione abbia esaurito, come ha fatto, tutte le risorse messe a disposizione. Proprio per questo motivo, l’assessore ha informato i rappresentanti sindacali di aver già inoltrato un’apposita richiesta al Ministero, per confermare il pagamento dei trattamenti in deroga fino al 31 dicembre 2012 per tutti i lavoratori, come stabilito nell’accordo.

Il tavolo tecnico ha poi sottoscritto, come riferisce una nota dell’assessorato, «la necessità di un maggiore controllo sulle aziende che richiedono la cassa integrazione, al fine di evitare che i lavoratori percettori di sussidi in deroga continuino a lavorare presso le stesse imprese: alla luce dell’approvazione della legge regionale per il contrasto sul lavoro nero, è stata quindi interessata la commissione regionale per l’emersione del lavoro irregolare per concordare un’attività più incisiva di controllo su tutte le imprese che hanno fatto richiesta degli ammortizzatori sociali in deroga».

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