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Ha usato i numeri e un pezzo di sale per smentire le critiche piovute in questi giorni sul reale utilizzo dei fondi europei da parte della Regione Calabria. L’assessore regionale al Bilancio, Giacomo Mancini, si è presentato alla conferenza stampa convocata a Catanzaro con un dossier di 119 pagine colmo di dati, ma anche con un pezzo di sale da utilizzare contro le affermazioni dell’opposizione sui rischi per la perdita dei fondi.

«Sono queste le armi che intendiamo utilizzare per rispondere alle polemiche», ha detto Mancini. Le ultime critiche erano arrivate, in particolare, dal Partito democratico. Ed agli esponenti del Pd, mancini ha detto: «Dalla lettura dei giornali, ora, il marziano venuto da Salerno, D’Attorre, e due dei responsabili di quanto avvenuto in Calabria negli ultimi anni, Maiolo e Principe, potranno apprendere quanti hanno lasciato in eredità e quanto abbiamo fatto noi». Secondo l’assessore, infatti, «la Calabria è stata definita in passato come la regione con il bilancio tramandato per tradizione omerica e oralmente. Noi, invece, abbiamo spinto per l’operazione chiarezza, approvando i bilanci 2010 e 2011 prima di Natale e promulgandoli prima della fine dell’anno, cosa che non era mai avvenuta prima». 

Rispetto a questi risultati, l’assessore regionale al Bilancio si è rivolto all’opposizione e al Pd in particolare, affermando: «Ci auguriamo che nel più grande partito di opposizione possano prevalere figure che hanno un approccio diverso, perché dagli altri non accettiamo lezioni». Sulla ricaduta effettiva degli investimenti del Por Fesr Calabria, Mancini ha elencato le scelte strategiche della Regione, spiegando che «non abbiamo voluto parcellizzare gli investimenti in piccoli interventi, ma abbiamo puntato su opere strategiche». 

I dati. Nell’evidenziare i risultati, Mancini ha sottolineato intanto le differenze tra il lavoro dell’attuale esecutivo e quello del centrosinistra: +41 per cento negli impegni giuridicamente vincolanti; + 170 per cento per i pagamenti ammessi; + 157 per cento per le spese certificate; + 457 per cento per le procedure di selezione avviate. In cifre, l’assessore ha aggiunto che al30 giugno 2010 gli impegni giuridicamente vincolanti ammontavano a oltre 919 milioni di euro contro  i quasi 1,3 milioni al 15 aprile 2012; i pagamenti ammessi al 30 giugno 2010 erano oltre 198 milioni contro gli oltre 536 del 2012; le spese certificate dalla Commissione europea erano pari a poco più di 180 milioni  contro i 462 del 2012. A questo si aggiunge il dato più evidente, come ha sottolineato lo stesso Mancini, con le procedure avviate: nel 2010 erano pari a 30 bandi per un importo di 247 milioni, mentre nel 2012 si è raggiunto 1,4 miliardi di euro. 

 

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