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CATANZARO – Esordendo con un elogio del Governo e della Giunta regionale che starebbero andando «nella direzione giusta» con «i provvedimenti adottati», la Coldiretti regionale pone tutta l’attenzione su un dato che senza dubbio fa riflettere circa l’evoluzione del sistema produttivo della regione. Nel corso degli ultimi 30 anni, infatti, «la Calabria ha perso il 23,9% della propria Superficie Agricola Utilizzata (SAU), prima tra le regioni del sud e sopra la media nazionale che è del 18,8%. In sostanza, è come se negli ultimi 30 anni – commenta Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – fosse sparita l’equivalente superficie territoriale dell’intera provincia di Crotone e l’11.5% della superficie dell’intera Calabria». Non va sottovalutato, però, che dall’analisi del dato emerge come nel corso dell’ultimo decennio la riduzione sia stata solo dell’1% mentre la fetta più sostanziosa della riduzione sia concentrata nel ventennio compreso tra il 1990 e il 2010 con una riduzione pari al 16,9%. Se poi andiamo a vedere il rapporto su base decennale il dato più elevato è quello relativo al decennio compreso tra il 1990 e il 2000 in cui si è registrata una riduzione pari ad il 15%.

Per l’esponente regionale di Coldiretti, il dato, che riportiamo in coda in modo completo, desta molta preoccupazione perché «riguardano sia i terreni più fertili che sono stati coperti dal cemento ma anche le aree marginali che sono state abbandonate poiché poco redditizie ed ora sono a rischio degrado per frane e incendi. Se a questo, si aggiungono i parchi eolici dei “palazzinari dell’energia”, che stanno violentando il paesaggio, siamo davanti davvero ad una situazione preoccupante alla quale bisogna porre un argine».

La Coldiretti non perde l’occasione per rimarcare come «lo sviluppo che vogliamo in Calabria, regione agricola e turistica, è strettamente legato al rispetto del territorio alla sua corretta gestione e coinvolge le imprese agricole. Dopotutto il rispetto del paesaggi agrario, è voluto dalla stragrande maggioranza dei cittadini calabresi, che – prosegue ancora Molinaro – evidentemente non ne possono più di assistere a cementificazioni senza freno, con un panorama di capannoni vuoti, una enormità di case, mega insediamenti commerciali e infrastrutture che sono un vero pugno nell’occhio. Il tutto svuota i centri storici di attività commerciali e culturali». La soluzione a questo stato di cose per la Coldiretti Calabria risiede in «maggiori controlli ed in una accentuata responsabilità, così come prima di procedere al finanziamento e costruzione di nuovi capannoni o altri manufatti» sarebbe opportuno «recuperare quelli esistenti che sono inutilizzati». 

Sotto questo profilo l’esponente di categoria accoglie con favore «sia il disegno di legge approvato dal governo contro il consumo del suolo che con una serie di misure vuole raggiungere l’obiettivo di limitare la cementificazione sui terreni agricoli», sia «il “quadro territoriale regionale paesaggistico” approvato dalla Giunta Regionale. Gli aspetti fondamentali del ‘Quadro’ sono proprio il rafforzamento ulteriore dei principi di recupero, conservazione e riqualificazione del territorio e del paesaggio, finalizzati ad una crescita sostenibile dei centri urbani, con un sostanziale risparmio di territorio». In conclusione, questi due provvedimenti «vanno nella direzione giusta perché difendono il terreno agricolo dal cemento e valorizzano le funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli ai quali va riconosciuto il giusto reddito», ma è comunque «evidente che i comuni devono fare fino in fondo la loro parte nella redazione degli strumenti urbanistici».

Questi i dati progressivi dal 1982 ad oggi: 

Anno 1982  Superficie Agricola Utilizzata   ettari    721.775,95

Anno 1990  Superficie Agricola Utilizzata   ettari    660.933,70

Anno 2000  Superficie Agricola Utilizzata   ettari    554.515,85

Anno 2010  Superficie Agricola Utilizzata   ettari    549.253,64

Variazione % 1982-2000  meno 23,9%

Variazione % 1990-2010 meno 16,9%

Variazione % 2000-2010 meno 1,0%

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