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CATANZARO – Nel 2012 il numero di imprese fallite in Calabria è aumentato dell’8,6% rispetto al 2011, in contrasto con la media registrata nel Mezzogiorno e nelle Isole (-0,4% sul 2011) e con le dinamiche riscontrate in altre regioni meridionali come Campania (-7,7%), Basilicata (-3,7%), Puglia (-0,9%) e Sicilia (+1,7%). È quanto emerge dagli ultimi dati dell’Osservatorio su fallimenti, procedure e chiusure di imprese di Cerved Group. Secondo lo studio, tra le 10 province italiane a maggiore densità di fallimenti di società di capitali verificatisi tra il 2009 e il 2012 tre sono in Calabria: la più colpita nella regione è la provincia di Vibo Valentia (4,8), che si colloca al quarto posto a livello nazionale dietro a Pordenone (5,9%), Teramo (5,3%), Ancona (4,9%), ma nella top ten delle province con la più alta incidenza di fallimenti si piazzano, rispettivamente in ottava e nona posizione, anche Catanzaro (4,3) e Crotone (4,2). 

Secondo i dati di Cerved Group, negli ultimi tre anni, l’incidenza dei fallimenti di società di capitali nella regione è stata del 3,2% sul totale nazionale, percentuale superiore alla media riscontrata nello stesso periodo nelle regioni meridionali e nelle Isole (2,6%).
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