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CATANZARO – Una boccata d’ossigeno per le imprese. Una fiammella di speranza ancora più importante, quanto urgente, in una regione, come la Calabria, dove le imprese sono ridotte sul lastrico e non riescono più a mantenere né i livelli occupazionali, né la stessa esistenza dell’azienda. Soldi che arrivano grazie al provvedimento con il quale il Governo intende sanare i debiti contratti dalle pubbliche amministrazioni. Per la Calabria si tratta di 278 milioni. Una goccia nel mare dei crediti che le aziende vantano, ma che almeno potrebbe aiutare ad affrontare un periodo di profonda crisi.

Soddisfatto il governatore Giuseppe Scopelliti, al termine della conferenza delle Regioni dedicata al tema: «L’accordo raggiunto oggi tra le Regioni per il riparto dei fondi per i debiti della Pubblica Amministrazione ci aiuta a chiudere una serie di partite importanti». Il presidente della Regione ha spiegato che «la richiesta della Calabria era originariamente di 600 milioni ma che escludendo quelli fuori bilancio si arrivava a 499 milioni. Saranno erogati fondi pari al 55% e dunque 278 milioni di euro». 
Complessivamente, a livello nazionale, sono oltre 12 miliardi i fondi che arriveranno a Regioni, Province e Comuni per sanare i debiti contratti dalle pubbliche amministrazioni nei confronti delle imprese. Si tratta di 7,2 miliardi per le Regioni, 5 miliardi per Comuni e Province. E a queste risorse si aggiungono altri 2,1 miliardi per pagare i debiti di parte capitale a favore delle imprese da parte degli enti locali. Le intese sono state raggiunte oggi in Conferenza Stato Regioni e Stato Città e la Conferenza delle Regioni ha anche trovato l’accordo, tra i governatori, su come ripartire i 7,2 miliardi destinati dal Governo alle Regioni per pagare le imprese.
LE RIVENDICAZIONI. Appena si è diffusa la notizia della disponibilità economica per pagare i debiti, sono partite le prime rivendicazioni delle aziende. «Ci auguriamo che una parte consistente dei 278 milioni di euro destinati alla Calabria per pagare i fornitori venga riservata alle nostre imprese, che sono le più colpite dai ritardi nei pagamenti da parte della Regione». Lo ha detto il presidente di Assobiomedica, Stefano Rimondi, commentando la destinazione di 278 milioni di euro alla Calabria nell’ambito dell’intesa tra le Regioni per il riparto dei fondi per i pagamenti alle imprese. 
 «Ricordiamo che la Calabria – ha aggiunto Rimondi – paga le aziende produttrici di dispositivi medici con quasi tre anni di ritardo, con punte che vanno dai 1.270 giorni dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza ai 998 giorni dell’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro e con un debito regionale accumulato che arriva a più di 460 milioni di euro». «Prendiamo atto che finalmente – ha detto ancora il presidente di Assobiomedica – si sia imboccata la strada per risolvere il problema dei pagamenti alle imprese, con lo sblocco di 7,2 miliardi di euro da ripartire tra le Regioni. Ora ci auguriamo che i Governatori siano in grado di distribuire al meglio questi fondi, senza penalizzare imprese che contribuiscono al funzionamento di servizi pubblici essenziali come il Servizio sanitario nazionale».
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