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IL rischio tagli c’è ed è consistente. A confermare l’allarme sul settore del trasporto pubblico locale è stavolta una fonte istituzionale. L’assessore regionale Luigi Fedele interviene dopo la nota diffusa dai sindacati per avvertire che le corse di bus e treni, già pesantemente ridotte, potrebbero subire un’ulteriore significativa decurtazione. Una su tre, addirittura sarebbe a rischio. E Fedele non smentisce. Afferma anzi di condividere le preoccupazioni dei sindacati. E spiega che si sta «lavorando, affrontando il problema con cautela e con grande senso di responsabilità». L’obiettivo, dice, è «individuare un percorso alternativo che allontani la possibilità di effettuare tagli dei servizi di trasporto pubblico locale» che al momento, quindi, sembrano una prospettiva concreta.
La situazione che traspare dalle parole dell’assessore è grigia: i soldi, al momento, sono disponibili solo fino a settembre. «Si cercherà – anticipa Fedele – di allocare le risorse necessarie per garantire la copertura dei servizi fino a tutto l’anno corrente». Un percorso, però, tutt’altro che scontato. E dopo il 31 dicembre, comunque, non si sa cosa possa succedere. 
Intanto però divampa la polemica tra l’esponente delle giunta Scopelliti e Demetrio Naccari Carlizzi, che si occupò di Trasporti sotto l’amministrazione Loiero. L’ex assessore Pd ha dichiarato che «il sistema dei trasporti pubblici locali ha subito negli ultimi due anni, a causa della crisi economica, dei tagli insostenibili», chiedendo un dibattito in Consiglio regionale.
«Non possiamo accettare lezioni da parte di chi ha gestito la programmazione dei servizi e delle risorse regionali dal 2008 al 2010» replica Fedele, denunciando che in quegli anni non è stata assicurata «una adeguata copertura finanziaria ed, infatti, questo Consiglio Regionale ha dovuto prevedere in un quinquennio (2012-2016) le risorse per far fronte al buco di oltre 25 milioni di euro lasciato in quegli anni».

IL rischio tagli c’è ed è consistente. A confermare l’allarme sul settore del trasporto pubblico locale è stavolta una fonte istituzionale. L’assessore regionale Luigi Fedele interviene dopo la nota diffusa dai sindacati per avvertire che le corse di bus e treni, già pesantemente ridotte, potrebbero subire un’ulteriore significativa decurtazione. Una su tre, addirittura sarebbe a rischio. E Fedele non smentisce. Afferma anzi di condividere le preoccupazioni dei sindacati. E spiega che si sta «lavorando, affrontando il problema con cautela e con grande senso di responsabilità». 

L’obiettivo, dice, è «individuare un percorso alternativo che allontani la possibilità di effettuare tagli dei servizi di trasporto pubblico locale» che al momento, quindi, sembrano una prospettiva concreta.La situazione che traspare dalle parole dell’assessore è grigia: i soldi, al momento, sono disponibili solo fino a settembre. «Si cercherà – anticipa Fedele – di allocare le risorse necessarie per garantire la copertura dei servizi fino a tutto l’anno corrente». Un percorso, però, tutt’altro che scontato. E dopo il 31 dicembre, comunque, non si sa cosa possa succedere. 

Intanto però divampa la polemica tra l’esponente delle giunta Scopelliti e Demetrio Naccari Carlizzi, che si occupò di Trasporti sotto l’amministrazione Loiero. L’ex assessore Pd ha dichiarato che «il sistema dei trasporti pubblici locali ha subito negli ultimi due anni, a causa della crisi economica, dei tagli insostenibili», chiedendo un dibattito in Consiglio regionale.«Non possiamo accettare lezioni da parte di chi ha gestito la programmazione dei servizi e delle risorse regionali dal 2008 al 2010» replica Fedele, denunciando che in quegli anni non è stata assicurata «una adeguata copertura finanziaria ed, infatti, questo Consiglio Regionale ha dovuto prevedere in un quinquennio (2012-2016) le risorse per far fronte al buco di oltre 25 milioni di euro lasciato in quegli anni».

Redazione web

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