X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

BRUXELLES, 13 AGO – La Commissione Ue ha chiesto all’Italia di rimborsare circa 14 milioni di euro spesi in modo irregolare nell’ambito della Politica agricola comune (Pac). In totale Bruxelles recupera un totale di 180 milioni da 15 stati membri. In particolare per l’Italia la decisione viene applicata per “debolezze ricorrenti” nel sistema di controllo amministrativo, contabile e fisico nel processo per la trasformazione degli agrumi in Calabria (8,937 mln) e Sicilia (4,861). (ANSA).
Recupero 180mln fondi indebitamente spesi in 15 stati membri 
(ANSA) – BRUXELLES, 13 AGO – Per quanto riguarda l’Italia, si tratta di irregolarità riscontrate negli anni 2005-2006 e 2006-2007.
Parte dei 180 milioni di euro che Bruxelles ha chiesto indietro è però già stata recuperata, quindi l’impatto finanziario netto sui 15 Stati membri interessati sarà pari a 169 milioni. Le cifre, secondo quanto spiegato, vengono trattenute dal prossimo stanziamento di fondi.
I due paesi più colpiti sono il Regno Unito, circa 58 milioni, la Polonia che ne dovrà restituire 30,4 e la Danimarca 11,5 milioni. Gli altri Paesi sono Belgio, Germania, Spagna, Finlandia, Francia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Lussemburgo, Lettonia, e Slovenia.
Gli Stati membri sono responsabili della gestione della maggior parte dei pagamenti della Pac, principalmente tramite i loro organismi. Questi sono inoltre responsabili dei controlli, ad esempio della verifica delle domande di pagamenti diretti presentate dagli agricoltori.
La Commissione svolge oltre cento audit ogni anno, verificando che i controlli effettuati dagli Stati membri e le correzioni delle carenze siano sufficienti e ha il potere di recuperare i fondi indebitamente spesi se gli approfondimenti dimostrano che la gestione e il controllo degli Stati membri non sono abbastanza efficaci da garantire che i fondi dell’Ue siano stati spesi correttamente. 

La Commissione Ue ha chiesto all’Italia di rimborsare circa 14 milioni di euro spesi in modo irregolare nell’ambito della Politica agricola comune (Pac). In totale Bruxelles recupera un totale di 180 milioni da 15 stati membri. In particolare per l’Italia la decisione viene applicata per “debolezze ricorrenti” nel sistema di controllo amministrativo, contabile e fisico nel processo per la trasformazione degli agrumi in Calabria (8,937 mln) e Sicilia (4,861). 

Per quanto riguarda l’Italia, si tratta di irregolarità riscontrate negli anni 2005-2006 e 2006-2007.Parte dei 180 milioni di euro che Bruxelles ha chiesto indietro è però già stata recuperata, quindi l’impatto finanziario netto sui 15 Stati membri interessati sarà pari a 169 milioni. Le cifre, secondo quanto spiegato, vengono trattenute dal prossimo stanziamento di fondi.I due paesi più colpiti sono il Regno Unito, circa 58 milioni, la Polonia che ne dovrà restituire 30,4 e la Danimarca 11,5 milioni. Gli altri Paesi sono Belgio, Germania, Spagna, Finlandia, Francia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Lussemburgo, Lettonia, e Slovenia. Gli Stati membri sono responsabili della gestione della maggior parte dei pagamenti della Pac, principalmente tramite i loro organismi. Questi sono inoltre responsabili dei controlli, ad esempio della verifica delle domande di pagamenti diretti presentate dagli agricoltori.La Commissione svolge oltre cento audit ogni anno, verificando che i controlli effettuati dagli Stati membri e le correzioni delle carenze siano sufficienti e ha il potere di recuperare i fondi indebitamente spesi se gli approfondimenti dimostrano che la gestione e il controllo degli Stati membri non sono abbastanza efficaci da garantire che i fondi dell’Ue siano stati spesi correttamente. 

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE