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UN emendamento, proposto dal ministro della Pubblica Amministrazione D’Alia, allarga i cordoni della legge di Stabilità per i lavoratori socialmente utili calabresi e per quelli di Napoli e Palermo. Il ritocco del governo vale in totale 126 milioni di euro: 100 milioni sono destinati al bacino di precari napoletano e palermitano; un milione di euro andrà ai comuni con meno di 50 mila abitanti per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili con oneri a carico del bilancio comunale da almeno otto anni; 25 milioni di euro, poi, andranno in modo specifico agli Lsu e ai lavoratori di pubblica utilità della regione Calabria.
L’emendamento stabilisce anche che la regione Calabria debba provvedere al pagamento degli arretrati dell’anno 2013 dei progetti dei lavoratori socialmente utili e dei lavoratori di pubblica utilità, alla proroga per l’anno 2014 dei medesimi progetti nonché all’avvio di un percorso di inserimento lavorativo dei suddetti lavoratori.
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Quello per gli lsu è un provvedimento che il ministro considera «di particolare rilevanza»: «Sono interventi di buonsenso – ha detto – che tengono conto delle difficoltà che attraversano molte realtà locali e che forniscono ulteriori importanti strumenti per superare il precariato».
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