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COSENZA – Dopo Basilicata e Campania, al via oggi i saldi invernali nelle altre regioni italiane, Calabria compresa. L’appuntamento, solitamente molto atteso, è quest’anno iniziato in sordina. Sebbene, come spesso accade, le vendite promozionali, fossero già iniziate “sottobanco” nel periodo natalizio, e nonostante la decisione di anticiparli immediatamente a ridosso di Capodanno, le previsioni di spesa, nonché i dati che provengono dalle regioni che hanno inaugurato ieri il periodo degli sconti, sono presocché orientate al pessimismo. Solo il 36% delle famiglie acquisterà in saldo. A prevederlo l’Adusbef e la Federconsumatori che ipotizzano una spesa media di 179,4 euro a famiglia in flessione del 5,6% rispetto allo scorso anno. Il giro d’affari complessivo si attesterà, prevedono, intorno ai 1,61 miliardi di euro. Sono le stesse associazioni di consumatori a dare i consigli per evitare di incorrere in truffe o finte promozioni. 

CONSERVARE SEMPRE LO SCONTRINO: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, ad esempio perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Si hanno due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto. 

LE VENDITE DEVONO ESSERE REALMENTE DI FINE STAGIONE: la merce posta in vendita sotto la voce «Saldo» deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino.

 NEI GIORNI CHE PRECEDONO I SALDI È MEGLIO ANDARE NEI NEGOZI A CERCARE QUELLO CHE INTERESSA, SEGNANDONE IL PREZZO: si può così verificare l’effettività dello sconto praticato ed andare a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermarsi mai al primo negozio che propone sconti, ma confrontare i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. 

VALUTARE LA BONTÀ DELL’ARTICOLO guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento. Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità.  

DIFFIDARE DEGLI SCONTI SUPERIORI AL 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi. Un buon prezzo di saldo si dovrebbe attestare attorno a un 40% di sconto, viene suggerito. 

SERVIRSI PREFERIBILMENTE NEI NEGOZI DI FIDUCIA o acquistare merce della quale si conosce già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.  

NEGOZI E VETRINE: Non acquistare nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Diffidare delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

PROVA DEI CAPI: NON C’È L’OBBLIGO: È rimesso alla discrezionalità del negoziante. 

NEI NEGOZI CHE ESPONGONO IN VETRINA L’ADESIVO DELLA CARTA DI CREDITO O DEL BANCOMAT: il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi. I commercianti hanno l’obbligo dal giugno 2014 di accettare, per cifre superiori a 30 euro il pagamento con carte o bancomat, tramite POS;

FREGATURE: Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi alle associazioni dei consumatori, oppure chiamate i vigili urbani.

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