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REGGIO CALABRIA – Ansaldo Breda passa alla giapponese Hitachi. Finmeccanica ha, infatti, deciso di uscire dal settore trasporti e diventare una società interamente concentrata nel core business dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza. 

Il Gruppo guidato da Mauro Moretti ha siglato un accordo con il colosso giapponese Hitachi per la cessione delle controllate Ansaldo Breda e Ansaldo Sts (la quota detenuta del 40%). Un accordo atteso, arrivato dopo mesi di trattative, che contribuirà a ridurre l’indebitamento del Gruppo di circa 600 milioni (a fine anno si attesterà a 3,4 miliardi, meno delle guidance).

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L’integrazione con Hitachi, assicura Finmeccanica, garantirà il miglior futuro possibile ai business delle due società nonché ai loro dipendenti. E anche il numero uno della conglomerata nipponica Hiroaki Nakanishi assicura che manterrà occupazione e impianti invariati. Ad essere coinvolti nell’operazione sono i circa 2.000 lavoratori dei tre stabilimenti di Ansaldo Breda a Pistoia, Napoli e Reggio Calabria (quello di Carini a Palermo resta a Finmeccanica fino ad esaurimento dei contratti, poi passerà ad altro committente, forse Fs) e i circa 4.000 lavoratori di Ansaldo Sts (1.530 in Italia) sparsi in oltre 30 paesi.

 

Resta però alta la preoccupazione tra i lavoratori. Critici anche i sindacati, con il leader della Uil Carmelo Barbagallo avverte che si rischia grosso a continuare con «una politica di dismissione dei gioielli di famiglia». La Fiom dà un giudizio negativo sulla vendita e chiede un confronto in sede governativa per verificare «la possibilità di bloccare la cessione». Richieste di confronto arrivano anche dalle tute blu della Cisl. Seguono con attenzione gli enti locali: il Governatore ligure Burlando domani avrà un colloquio con Moretti e il Governatore toscano Rossi chiede di incontrare quanto prima la dirigenza di Hitachi.

 

L’operazione “innervosisce” la borsa: Finmeccanica alla fine cede lo 0,87% mentre Sts (+6,06% a 9,37 euro) si è andata ad allineare al prezzo offerto dai giapponesi di 9,65 euro per azione. E intanto Moody’s emette un nuovo giudizio: l’operazione Finmeccanica «è positiva» ma «non incide» sul rating che resta Ba1 con outlook negativo.

L’Ad Moretti spiega che non ci saranno problemi occupazionali e che la cessione consentirà di correggere al rialzo le stime (“Andiamo verso la presentazione dei conti con un ottimo spirito, ci sarà una piccola sorpresa positiva», data dal “rientro di Finmeccanica a risultati positivi”) e scherza «se non avessi avuto debiti avrei provato a comprare io la parte dei treni di Hitachi…». Soddisfatto anche l’ad di Hitachi, Alistair Dormer, che sottolinea come di avere «molta fiducia che aumenteremo la quota in modo significativo, fino ad arrivare al 100%» di Ansaldo Sts. 

Ma c’è rischio di un’opa ostile su Ansaldo Sts? «Non credo – risponde Moretti – per il tipo di prezzo pagato e per gli effetti che l’operazione ha avuto oggi sul
mercato». Per il ministro dello Sviluppo, Federica Guidi, insomma l’operazione «conferma la strategia che il governo italiano sta conducendo per rafforzare al meglio i nostri campioni nazionali». 

Se per il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan si tratta di «una bella operazione», la vendita di Breda e Sts rappresenta «una tappa importante nella realizzazione del nostro Piano Industriale», sottolineava oggi l’a.d. Moretti, che a 9 mesi dall’arrivo a Finmeccanica concretizza un’idea che da anni aleggiava nei piani alti di Piazza Monte Grappa: già Guarguaglini nel 2008 ha ipotizzato la vendita di Ansaldo Breda, ma senza mai premere sull’acceleratore; il dossier viene ripreso in mano qualche anno dopo (nel 2012) da Orsi che avvia contatti anche con Hitachi; e le trattative proseguono anche sotto la gestione Pansa. 

Hitachi, che l’ha spuntata sulla concorrente cinese Insigma dopo mesi di trattative serrate, acquista il business di Ansaldo Breda (escluse attività di revamping e alcuni contratti residui) e l’intera partecipazione di Finmeccanica in Ansaldo Sts (ad un prezzo di acquisto di 9,65 euro per azione per un corrispettivo complessivo di 773 milioni; dopo l’acquisto del 40% di Sts Hitachi lancerà un’opa sulle rimanenti azioni), puntando così a diventare leader globale nelle soluzioni ferroviarie. La chiusura dell’operazione, soggetta alle autorizzazioni regolamentari e antitrust è prevista entro la seconda metà dell’anno.

 

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