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BRUXELLES – Primi segnali positivi per la Calabria che dalla Commissione Europea incassa una sostanziale apertura nella gestione dei Fondi Ue che si concretizza nella riapertura dei pagamenti relativi ai finanziamenti legati al Fondo per lo sviluppo regionale (Fesr) del Por Calabria sospesi nel lontano 2012 e relativi ai bandi 2007-2013.

LEGGI DELL’ALLARME DEL MINISTERO SULLA NECESSITA’ DI SPENDERE UN MILIARDO ENTRO FINE 2015

L’esecutivo Ue ha notificato oggi all’Italia la SUA decisione chiarendo che entro il mese di aprile si procederà al pagamento di 796 milioni di euro del Fondo per lo sviluppo regionale (Fesr) del Piano operativo regione (Por). Una decisione che viene commentata anche dallo stesso commissario Ue per le Politiche regionali Corina Cretu la quale ha salutato «con favore gli sforzi fatti dalle autorità italiane per apportare le necessarie misure correttive». «I pagamenti al Programma operativo regionale della Calabria ora possono riprendere – aggiunge – Avrò il piacere di congratularmi di persona con le autorità – annuncia – durante la mia visita in Calabria il 23 aprile».

Lo stesso presidente della Regione, Mario Oliverio, pochi giorni fa (LEGGI LA NOTIZIA) aveva garantito il massimo impegno per rimettersi in pari e presentare dati positivi in occasione proprio della visita del commissario Ue Cretu. Lo stesso Oliverio ha precisato durante un incontro con un gruppo di imprenditori parlando della sua recente visita in Europa che «se il governo nazionale e l’Europa ci staranno vicini, e sono sicuro che lo faranno, il Mezzogiorno e la Calabria potranno presto trasformarsi da problema in risorsa per il nostro Paese e per la stessa Europa». «Sono fermamente convinto – ha aggiunto – che le nuove frontiere dello sviluppo passano dal Sud del Mediterraneo. Ecco perché insisto sul rilancio dell’area di Gioia Tauro e sull’istituzione, in quest’area, della Zona Economica Speciale (ZES). La giornata trascorsa a Bruxelles – ha concluso Oliverio – è stata assai positiva anche per le casse della Regione. Abbiamo disdetto, infatti, l’esoso contratto di 250 mila euro annui che la Regione pagava da tempo per il fitto della propria sede a Bruxelles e abbiamo rinegoziato una nuova soluzione che consente all’ente calabrese di mantenere un proprio spazio in quella città, adeguato alle esigenze di un costante rapporto con le istituzioni comunitarie, ad un costo di circa 50mila euro annui, meno di un quinto di quello precedente».

Non è la prima volta che la Calabria riceve notizie positive rispetto al suo impegno per l’Europa riguardo la spesa dei fondi, lo scorso anno infatti da una statistica del ministero della Coesione territoriale si è evidenziato come la Calabria stesse utilizzando bene i fondi a sua disposizione (LEGGI LA NOTIZIA) anche se pochi mesi più tardi ed esattamente un anno fa la Commissione rinnovava il blocco dei trasferimenti per la presenza di carenze nei controlli sulla gestione (LEGGI LA NOTIZIA).

 

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