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Immacolata Garretta e Antonio Lattari alias 'Ntoni e Sula, di Guardavalle, uno degli artigiani della provincia che realizza ceste in vimini a mano

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POte Italiane ha deciso di potenziare la propria forza lavoro in Calabria e, nel momento in cui l’anno in corso volge al termine, è tempo di bilanci.

«Da inizio anno – rende noto l’ufficio Stampa di Poste – sono state effettuate 61 assunzioni che si sommano ai 25 inserimenti del 2020. Di queste, 56 risorse sono state selezionate dal mercato e andranno a rafforzare l’organico degli Uffici Postali, tra operatori di sportello e specialisti consulenti finanziari, mentre altri 30 sono state inserite nella filiera logistico postale, avendo già lavorato in passato con Poste Italiane come portalettere o addetti allo smistamento con uno o più contratti a tempo determinato e per una durata complessiva di almeno 9 mesi».

Andando nel dettaglio, «nelle sole province di Catanzaro e Vibo Valentia, da gennaio 2020, sono stati assunti con contratto a tempo indeterminato 40 nuove risorse tra cui portalettere, addetti agli sportelli degli uffici postali e consulenti finanziari».

La testimonianza di Immacolata, portalettere a Soverato

«Immacolata Garretta – racconta l’ufficio stampa di Poste – è uno dei volti giovani, neo assunti, che è entrata a far parte della grande famiglia di Poste Italiane. Una laurea in Economia e commercio in tasca, conseguita presso l’Università degli Studi di Messina e la prima esperienza lavorativa a Badolato, piccolo centro della costa jonica catanzarese dove risiede. Oggi Immacolata fa la postina a Soverato ed ogni giorno, puntualmente, inizia la sua “gita“ dal Centro di distribuzione di via dei Bruzi».

Dal canto suo, Garretta ha raccontato «La mia esperienza in Poste inizia tra le vie della Capitale, dove nel 2017 sono stata chiamata a lavorare dopo aver inserito la mia candidatura nel portale di Poste. Per due anni mi sono trasferita a Roma, nel quartiere Gianicolense. Nel 2020 – continua la dipendente di Poste Italiane – arriva il contratto a tempo indeterminato ed il rientro nella mia Badolato. Il lavoro del postino, al contrario di quanto si potrebbe pensare, richiede impegno, passione e sforzo mentale ma il contatto quotidiano con il territorio e con le persone che lo vivono ripaga da qualsiasi sacrificio».

Stabilizzazione e politiche attive del lavoro: il piano di Poste

Per quanto riguarda il futuro, «il piano di stabilizzazioni delle risorse destinatarie di precedenti contratti a tempo determinato con Poste Italiane segue gli accordi sindacali del 13 giugno 2018, dell’8 marzo e del 18 luglio 2019 nonché le successive intese in materia e, in particolare, quella del 22 dicembre 2020 che ha previsto 250 stabilizzazioni totali distribuite in 44 province in tutta Italia. Tali stabilizzazioni, infatti, si aggiungono alle stabilizzazioni già effettuate lo scorso anno in provincia di Rieti. Le politiche attive – conclude Poste – concordate con le Organizzazioni Sindacali contribuiscono a realizzare in modo efficace le strategie delineate nel piano industriale “2024 Sustain & Innovate”, in particolare per quanto riguarda la nuova organizzazione del recapito, con l’obiettivo di trasformazione da operatore incentrato sulla corrispondenza tradizionale a primario player del crescente mercato dei pacchi e leader nel segmento B2C».

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