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CATANZARO – Dopo quindici anni il commissariamento della Regione Calabria in materia di ambiente e rifiuti volge al termine. Ma con esso non si chiuderanno automaticamente le tante sofferenze ancora aperte in questo settore. Anzi, le premesse sono allarmanti. E l’ultima conferma arriva dalla lettera che l’assessore all’Ambiente, Francesco Pugliano, ha trasmesso ai sindaci della Calabria. A quelli, in particolare, i cui enti hanno ancora somme arretrate nei confronti del commissario e non stanno pagando il servizio di conferimento dei rifiuti. Sono 150milioni i crediti vantati dall’Ufficio rispetto ai Comuni. Così, dopo i tanti appelli del commissario Vincenzo Speranza, è la Regione a prendere carta e penna ed annunciare una cosa semplicissima: se i Comuni non pagano il servizio andrà in tilt e la spazzatura rimarrà per strada. Ma, questa volta, alle sollecitazioni per i rischi si aggiunge la minaccia, netta: pronti i fermi amministrativi per le somme, anche rispetto a finanziamenti regionali. Il messaggio è chiaro: o si paga o i soldi saranno presi direttamente. 

Sono 210 i Comuni interessati dalla lettera dell’assessore Pugliano, la metà degli enti locali calabresi. Tra questi enti con qualche centinaio di migliaia di euro di debiti, ma altri, soprattutto i capoluoghi, con milioni di euro. Come nel caso di Cosenza che al commissario deve, più o meno, quindici milioni. 
La lettera porta le firme dell’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pugliano, e il dirigente generale del Dipartimento Ambiente, Bruno Gualtieri, ed evidenzia come in vista del subentro da parte della Regione Calabria nell’attività già in capo all’Ufficio del Commissario delegato per l’emergenza ambientale nel settore dei rifiuti urbani, «al fine di mettere a conoscenza i Calabresi sulle cause che hanno messo in crisi il sistema dei rifiuti negli ultimi mesi, nel territorio regionale, in forma più accentuata e pericolosa per la salute dei cittadini, che rischia di rendersi più grave nei prossimi giorn”i, hanno inviato una comunicazione urgente a 210 Sindaci dei Comuni calabresi, in merito alla mancata riscossione della tariffa di smaltimento.
 «Come è noto, il Dipartimento Politiche per l’Ambiente – hanno scritto l’Assessore Pugliano e il DG Gualtieri – ha in itinere il subentro nelle competenze già in campo all’Ufficio del Commissario per il superamento dell’emergenza nello smaltimento dei rifiuti urbani nel territorio calabrese. Tra le attività in campo al predetto Ufficio, rientra quella afferente alla riscossione della tariffa di smaltimento dei rifiuti urbani, che ogni Comune, in funzione della produzione e della destinazione finale, deve corrispondere. Soltanto la puntale riscossione della tariffa consente, infatti, – aggiungono – di far fronte alle spese necessarie per il pagamento dei diversi gestori degli impianti di trattamento e/o smaltimento, in assenza del quale insorgono, come del resto sta accadendo, disservizi e difficoltà nella raccolta e conferimento dei rifiuti. L’Ufficio del Commissario ha recentemente comunicato al Dipartimento una situazione di generale insolvenza o di perpetrato ritardo del pagamento di quanto dovuto dai Comuni, quantificando il corrispondete debito nella cifra di circa 150 milioni di euro, alla data del 31.12.2011».
«A fronte di ciò, – continuano assessore e direttore – lo stesso Ufficio ha evidenziato l’attuale impossibilità di fare fronte ai pagamenti dei gestori, i quali, a loro volta, rendono conto che non sono nelle condizioni di anticipare ulteriori somme ai dipendenti nè, tantomeno, di retribuire gli autotrasportatori che devono condurre gli scarti delle lavorazioni nel sito di smaltimento finale. Tutto ciò sta provocando la interruzione delle attività di ricezione e lavorazioni dei rifiuti negli impianti, essendo ormai sature le piazzole di stoccaggio temporaneo, con le note conseguenze di criticità igienico-sanitaria, ambientale e sociale. Da quanto trasmesso dall’Ufficio del Commissario, sullo stato dei pagamenti, si sollecita quindi a procedere con il saldo di quanto dovuto e non rateizzato, mediante versamento urgente, nella contabilità speciale, ancora accesa in favore della Struttura Commissariale. Per gli importi rateizzati, si invita al mantenimento degli impegni assunti, pagando le rate alle scadenze prefissate. Per fare uscire la Calabria dall’emergenza degli ultimi mesi, che ha determinato un’invasione di rifiuti per le strade di tutti i Comuni – hanno aggiunto l’Assessore Pugliano e il DG Gualtieri – è fondamentale che ogni ente (in specie Regione e Comuni), ciascuno per le rispettive competenze, provveda a svolgere il proprio ruolo con responsabilità e spirito di fattiva collaborazione. In tale contesto, il Dipartimento, titolato a subentrare all’Ufficio del Commissario, porrà in essere ogni azione, anche di natura coercitiva, ancorchè nei limiti di legge, per giungere ad una definitiva soluzione. Il Dipartimento provvederà a monitorare l’effettivo adempimento di quanto richiesto, riservandosi eventualmente ogni azione ritenuta opportuna, ai fini del recupero coattivo del debito, compreso l’utilizzo della previsione di cui all’art. 40 ter della legge regionale 4 febbraio 2002 n.8, laddove si dispone che (la Regione può, nel rispetto del principio di proporzionalità e con adeguata motivazione, disporre il fermo amministrativo di somme, in via di liquidazione o già liquidate, al fine di tutelare una propria ragione di credito).Tale fermo amministrativo sarà esteso a tutte le somme che, a qualsiasi titolo, ogni dipartimento regionale, che sarà a riguardo opportunamente notiziato, deve corrispondere ai Comuni interessati. Eventuali profili di danno erariale, di responsabilità amministrativa, contabile, penale, anche conseguenti alla necessità di dover corrispondere interessi per ritardato pagamento, saranno tempestivamente notificati agli organi giudiziari competenti, per le valutazioni del caso».
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