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CATANZARO – Il governatore Giuseppe Scopelliti dovrà rassegnarsi: non c’è modo di tenere unito il partito calabrese davanti alla rottura dell’asse Berlusconi-Alfano (LEGGI LA MEDIAZIONE DI SCOPELLITI). Così, la scelta del presidente della Regione di puntare su Angelino, si trasforma in una resa dei conti anche calabrese.
A “stuzzicare” il suo vecchio amico, ci pensa Maurizio Gasparri che, a margine dell’assemblea decisiva in programma a Roma, non ci pensa due volte a registrare le posizioni della Calabria: “Tra i fatti positivi di oggi rilevo un dato. Dopo averli incontrati personalmente la scorsa sera, prendo atto che la netta maggioranza dei membri calabresi del Consiglio nazionale hanno partecipato ai lavori di Roma e hanno tutti votato il documento approvato dal nostro Ufficio di presidenza”. Ma la posizione di Gasparri ha provocato la reazione dei senatori del Nuovo Centro Destra, Giovanni Bilardi e Antonio Caridi, a dimostrazione di un clima molto teso tra i rappresentanti dei nuovi gruppi

“Ancora una volta sulla Calabria – affermano i due senatori – Gasparri continua a dare i numeri. Al senatore Gasparri rivolgiamo un sentito in bocca al lupo per l’adesione a Forza Italia nonostante avesse sempre manifestato contrarietà a far parte di questo soggetto politico. Al suo posto, però, non saremmo particolarmente entusiasti nell’esaltare queste sue nuove amicizie calabresi”. “A lui, che è sempre stato votato dal popolo calabrese – concludono Bilardi e Caridi – auguriamo buon lavoro”.

E mentre Gasparri lasciava passare il messaggio sulle posizioni dei calabresi, Giacomo Mancini ha usato Facebook per annunciare la sua decisione: “Anche io ho aderito a Forza Italia”. Pochissime parole, seguite dai commenti, tutti positivi, degli amici (LA FOTO DEL POST DI MANCINI). La posizione di Mancini non è di poco conto, considerato che si tratta di un assessore regionale in carica, con una delega importante come quella del Bilancio, e ritenuto in questi ultimi anni vicino allo stesso governatore. Anche Salvatore Pacenza, presidente della Commissione regionale alla Sanità, conferma la scelta di seguire Silvio Berlusconi e da Roma annuncia: “Assieme ai miei colleghi che quest’oggi hanno rinnovato la loro stima al presidente Berlusconi, formeremo in Consiglio regionale il gruppo di Forza Italia”.
Anche il deputato Pino Galati ha confermato la sua adesione al nuovo progetto del Cavaliere: “Sono particolarmente soddisfatto – ha dichiarato – dell’adesione al progetto ed alla leadership del Presidente Berlusconi che, sin dal primo momento, hanno espresso insieme a me la maggioranza dei delegati calabresi. Sono sicuro che la Calabria ed i calabresi sapranno trarre ulteriore linfa da questo nuovo progetto politico per andare incontro alle emergenze sociali ed economiche che affliggono la Calabria. Forza Italia guarda ai cittadini per costruire insieme nuovi percorsi virtuosi di sviluppo”.
“UNA SCELTA IMPOSTA” – Scopelliti si è afferttato di riunire quanti hanno deciso di seguirlo, organizzando una riunione a palazzo Campanella. A loro, il governatore ha detto:  “Più che una scelta sofferta è stata una scelta imposta da quanti, falchi e falchetti, hanno costantemente “gridato” all’orecchio di Silvio Berlusconi per far saltare l’unitarietà del partito”. Una spiegazione, dunque, rispetto alla scelta di formare con Angelino Alfano un nuovo movimento politico, che per ora ha il nome di “Nuovo centro destra”, a circa 400 tra amministratori e dirigenti locali, che in poche ore sono stati convocati per una riunione organizzata.
Scopelliti ha raccontato gli innumerevoli tentativi di ricomposizione nel partito, l’assenso di Berlusconi poche ore dopo vanificato dal nulla di fatto imposto dai falchi del Pdl. “Un grande statista”, così Scopelliti ha definito Berlusconi, “che in questo momento si trova in un momento di grave difficoltà” ha aggiunto il presidente della giunta calabrese, riguardo ai problemi giuridici del cavaliere. Scopelliti ha raccontato un Berlusconi che, proprio perchè in grave difficoltà, non sa più a chi prestare orecchio, il che ha determinato il sistematico fallimento dei tentativi di Angelino Alfano di ricomporre la crisi nel partito. “Abbiamo scelto di dare fiducia al governo – ha aggiunto ancora Scopelliti – perchè per la Calabria, e per le regioni in generale, è strategico poter contare su interlocutori amici al governo. Del resto il Paese ha bisogno di un governo forte, impensabile andare ad elezioni se cade l’esecutivo, e non da ultimo, riteniamo di poter difendere meglio Berlusconi dal governo, siamo con Berlusconi”. 
Insomma una frattura con i berlusconiani integralisti, più che con Berlusconi in persona. Una scelta, quella di Scopelliti, che è stata condivisa dai presenti, che hanno salutato la fine del suo discorso con una lunga standing ovation.
Qualcosa, dunque, nel centrodestra calabrese si sta rivoluzionando. Con l’assemblea di Roma si è dovuto giocare a carte scoperte, come avvenuto anche per le dimissioni da capogruppo del Pdl in Consiglio regionale da parte di Gianpaolo Chiappetta, arrivate poche ore prima dell’inizio dell’assemblea romana (LEGGI L’ARTICOLO). E’ arrivato il momento della conta, e solo alla fine Scopelliti potrà scoprire chi sarà rimasto con lui e quale sarà lo stato di salute del Pdl-Forza Italia della Calabria.
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