X
<
>

Condividi:
5 minuti per la lettura

REGGIO CALABRIA – Domenico Tallini, consigliere regionale di Forza Italia è il nuovo presidente del consiglio regionale della Calabria. L’elezione di Tallini è avvenuta al terzo scrutinio, dopo che anche nella seconda votazione non era stato raggiunto il quorum richiesto della maggioranza dei due/terzi. Un voto annullato era andato alla Presidente della Giunta regionale Jole Santelli, Nella votazione Tallini ha riportato 20 preferenze, 4 sono andate al consigliere Sinibaldo Esposito, una al consigliere Giuseppe Neri, 6 le schede bianche.

E’ il primo provvedimento della prima seduta del nuovo consiglio regionale riunitosi sotto la presidenza del consigliere anziano Pippo Callipo. Si passerà ora all’elezione dei due vicepresidenti, uno in rappresentanza della maggioranza ed uno un rappresentanza dell’opposizione, e per i due segretari-Questori. Questi scrutini prevedono, a norma dell’art. 6 del Regolamento interno del Consiglio, l’espressione da parte di ciascun consigliere, di un solo nome. Sono eletti coloro che ottengono il maggior numero di voti. A parità di voti è eletto il più anziano di età.

Il primo adempimento della seduta è stato la temporanea sostituzione del consigliere regionale Domenico Creazzo in quota Fratelli d’Italia con Raffaele Sainato.

Gli organismi della Presidenza

Il Consiglio ha anche provveduto all’elezione dei due vice presidenti del Consiglio regionale calabrese. Si tratta dei consiglieri Luca Morrone (FdI) e Nicola Irto (Pd). Due voti sono andati a Giuseppe Neri (FdI), 4 le schede bianche.

Alla carica di Segretari-Questori sono risultati i consiglieri regionali Filippo Mancuso (Lega) e Graziano Di Natale (Io resto in Calabria) un voto hanno riportato Tilde Minasi (Lega) e Giuseppe Neri (FdI). 5 le schede bianche.

L’intervento in aula di Tallini

Il neo presidente del Consiglio, Tallini, ha affermato: «Non mi ero posto questo obiettivo, né l’ho reclamato. Ma quando c’è stata la chiamata alla responsabilità ho accettato la sfida».

Dalla pandemia al regionalismo che quest’anno compie (assieme ai “Fatti di Reggio” e allo Statuto dei lavoratori) mezzo secolo. «E’ una ricorrenza importante che, una volta passata l’emergenza – ha sostenuto Tallini – bisognerà utilizzare per fare una riflessione sul regionalismo in Italia che è stato un elemento di modernizzazione, di coinvolgimento delle realtà territoriali, di forte rottura con l’impianto di uno Stato centralizzato e lontano dalle popolazioni. Occorre aprire una stagione nuova del regionalismo che corregga gli errori, gli squilibri tra i territori, le penalizzazioni per il Meridione, adeguando le Regioni ai cambiamenti tumultuosi della società e fornendo ad esse gli strumenti per competere ad armi pari».

Ed a proposito di federalismo e autonomia regionale il presidente Tallini ha annunciato che «si ripartirà dalla mozione approvata all’unanimità dal Consiglio a gennaio dello scorso anno con l’obiettivo di realizzare un federalismo solidale che da un lato assicuri i livelli essenziali in materie come la sanità, l’istruzione, e dall’altro esalti l’autonomia regionale nei campi dell’ambiente, della cultura, del turismo, dell’agricoltura, delle energie rinnovabili».

«Il turismo dovrà cambiare volto – ha sostenuto – e puntare sulla sicurezza e sulla salubrità dei luoghi. Dalla crisi per l’emergenza coronavirus la Calabria può trarre grandi opportunità. Il mio pensiero commosso va ai nostri morti e alle loro famiglie, agli ammalati, ai medici, agli infermieri, agli operatori sanitari, ai volontari, agli addetti ai servizi essenziali, alle forze dell’ordine che combattono quotidianamente, ormai da diverse settimane, una battaglia difficile per il contenimento del virus. Esprimo il mio apprezzamento per la determinazione, la serietà e l’autorevolezza con cui la Presidente della Regione sta affrontando tale emergenza che si inserisce in un contesto di generale fragilità del nostro sistema sanitario, ridotto allo stremo da anni di tagli e di politiche ragionieristiche dei Commissari nominati dai Governi. La battaglia è ancora lunga, lo sappiamo, ed ognuno è chiamato a fare la sua parte».

Tallini ha assicurato l’impegno a insediare al più presto «le due commissioni più impegnate su questo fronte: la Commissione Sanità e la Commissione Bilancio alle quali chiederò uno sforzo straordinario per licenziare i provvedimenti che tutti si attendono. Il bilancio rappresenterà per tutte le forze politiche un banco di prova. Si tratterà di predisporre i primi strumenti per la ripresa sociale ed economica della nostra regione, anche in relazione alle misure contenute nel decreto Cura Italia».

«A questo Consiglio regionale – ha ancora detto Tallini – è affidato il compito di affermare la supremazia etica e rappresentativa della politica, contribuendo a superare la cultura del commissariamento che ha inondato in questi anni le istituzioni e gangli essenziali della vita sociale della Calabria, peraltro senza l’ottenimento di risultati significativi. Dovremo tentare di incidere più in profondità sul terreno dell’autoriforma dell’Istituzione e sulla semplificazione delle procedure amministrative, combattendo le lentezze e le inadempienze di una burocrazia che in molti casi appare essere non amica ma nemica della Calabria».

Dopo aver rivolto «un ringraziamento e un saluto alla magistratura e alle forze dell’ordine», ha garantito che «non abbasseremo la guardia sul terreno della legalità e del contrasto alla mafia che riteniamo prioritario e indispensabile per ogni politica di sviluppo della Calabria. Studieremo ogni possibile iniziativa legislativa per combattere l’ingerenza della criminalità organizzata nella vita politica, sociale ed economica della Calabria. Ringrazio anche il mondo della Chiesa, in testa la Conferenza Episcopale Calabra, per il ruolo che svolge in questa battaglia, scuotendo le coscienze e richiamando tutti noi all’assunzione di responsabilità».

Tallini, ha insistito sulla necessità di «dedicare molte delle nostre energie alla ricostruzione dell’immagine migliore della Calabria, spesso deturpata da fenomeni inquietanti, ma spesso anche vittima inconsapevole di inaccettabili pregiudizi e luoghi comuni. Dovremo farlo intanto dando l’esempio di un’Assemblea regionale produttiva, che licenzia buone leggi».

Infine, l’auspicio a «privilegiare le cose che ci uniscono. Solo un’azione sinergica tra Consiglio e Giunta potrà portare i risultati sperati. L’esperienza della presidente Santelli nelle aule parlamentari, dove ha esercitato sia ruoli di maggioranza che ruoli di opposizione – ha sostenuto ancora Tallini – è una garanzia in tal senso. Un lavoro immane ci attende e forse basterebbe realizzare solo una parte delle cose che ho detto per fare ripartire la nostra terra».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE