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L’assessore regionale al Bilancio Francesco Talarico

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REGGIO CALABRIA – – «La situazione della nostra Regione non è rosea, una situazione finanziaria che sconta diverse criticità». E’ con queste parole che l’assessore regionale al Bilancio Francesco Talarico intervenendo in aula ha sintetizzato la situazione finanziaria del massimo ente calabrese.

«Un bilancio – ha detto l’assessore nella sua relazione – che è frutto di un lavoro complesso, dopo che dal 2015 c’è l’obbligo del pareggio e l’armonizzazione di tutti i sistemi contabili, pone una serie di novità importanti rispetto al passato». Talarico ha ringraziato i Revisori dei Conti per il parere positivo espresso al documento contabile che si approva in ritardo per la scelta della precedente maggioranza.

«Assicuro che questa maggioranza rispetterà sempre i tempi del Bilancio, che va approvato entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello contabile; il che significa buona amministrazione. Nel capitolo residui attivi abbiamo conteggiato i crediti sui quali si è concentrato il giudizio di parifica della Corte dei Conti, e più precisamente – ha sostenuto Talarico – i 245 milioni di euro di crediti dai Comuni per il servizio idropotabile e i 348 milioni per il servizio rifiuti. Somme sulle quali la Corte dei Conti ha posto un’eccezione sulla incongruità dei crediti che noi abbiamo iscritto in Bilancio e il totale di quelli iscritti nei bilanci dei singoli comuni debitori».

Sull’emergenza economica scaturita dal coronavirus l’assessore ha parlato di «partita non facile, che dovremo affrontare attraverso un accordo con il Governo. Nel frattempo abbiamo messo a disposizione risorse per 150 milioni di euro per il sostegno alle nostre imprese». Sul tema ha, inoltre, censurato la scelta del Governo di spostare risorse comunitarie del Sud al Nord. «Un’idea – ha detto chiamando a raccolta rappresentanza regionale e deputazione calabrese – estremamente negativa da rispedire al mittente».

Soffermandosi sulla legge di stabilità, l’assessore al Bilancio ha elencato quelli che ha definito i punti salienti della manovra, a cominciare «dalla sospensione del bollo e dell’imposta regionale sulla benzina fino al 31 luglio. Sul Bilancio complessivo, che ammonta a circa 7,5 miliardi di euro, Talarico ha messo l’accento sul peso delle spese della sanità. “Il fondo nazionale sanità dela Governo verso la Calabria, pari a circa 3,5 miliardi di euro, non basta e siamo costretti ad integrarlo con risorse nostre. Mi auguro che si possa tornare presto in pareggio – ha commentato Talarico che tra le altre voci in rosso ha citato i 40 milioni di euro mancanti alla forestazione, su 130 mln di euro che il governo stanziava ogni anno, quest’anno ne sono stati erogati, nel silenzio generale, solo 90».

Talarico ha concluso la relazione con le misure adottate per il recupero di risorse. «Tagli lineari alla spesa corrente – ha detto – -10% sul personale e sul funzionamento della Giunta, -5% sul funzionamento del Consiglio, -10% di finanziamento delle leggi regionali. Risorse – ha spiegato – che abbiamo destinato a finanziaria un conto crediti di dubbia esigibilità». Infine, avvertendo sulla consistenza dei debiti fuori bilancio per controversie giudiziarie e decreti ingiuntivi, Talarico ha ricordato la «grande opportunità dei fondi comunitari. Sono circa 2 miliardi di euro da poter spendere, altro che i 750 milioni di risorse libere del nostro bilancio, e dobbiamo lavorare in sintonia per spenderli bene».

Il Bilancio di competenza della Regione per l’anno 2020, ammonta complessivamente a circa 7,5 miliardi di euro. E’ questo il dato che emerge dalla relazione sul Bilancio di previsione per gli anni 2020-2022. Va precisato, però, che gran parte delle somme sono a destinazione vincolata, o per meglio dire che il loro utilizzo può aver luogo solo per le finalità stabilite da altri decisori istituzionali e con questi concordati.

Rientrano in quest’area area le risorse destinate al finanziamento del servizio sanitario regionale, che valgono per il 55% del bilancio, e le risorse per investimenti Por e e Fas che rappresentano il 28% circa del bilancio puro di competenza, mentre il 7% riguarda altri fondi a destinazione vincolata. La spesa finanziata nel 2020 con risorse autonome rappresenta solo il 10% circa della spesa complessiva in termini di competenza totale). Le entrate per mutui (87 milioni di euro, 1%) sono relative al cofinanziamento del Por 2014-2020 e del programma di investimenti di cui all’Accordo Stato-Regioni (art 3 della legge di stabilità regionale per l’anno 2019).

Le entrate libere da vincoli da destinare a finalità autonomamente definite dalla Regione ammontano, invece, a circa 767 milioni di euro, pari al 10% circa delle risorse attualmente iscritte in bilancio, in diminuzione di circa 15 milioni rispetto alle previsioni effettuate nel bilancio 2019-2021, annualità 2020, sulla quale insisteva l’esercizio provvisorio.

«Il quadro normativo vigente, rivelatosi particolarmente complesso, ha contribuito, inoltre – è precisato nella relazione – a comprimere la capacità di spesa degli enti territoriali costretti, già in sede di previsione del Bilancio, ad escludere dal perimetro delle entrate finali utili ai fini del calcolo del saldo, sia i mutui che l’avanzo di amministrazione. I tributi propri della Regione, comprese l’imposta regionale sulle attività produttive e l’addizione regionale Irpef ammontano complessivamente a 1 miliardo e 132 milioni di euro. Ma va considerato che una quota di questi tributi è destinata al finanziamento del servizio sanitario regionale, mentre un’altra parte è destinata alla copertura dei disavanzi di gestione in materia di spesa sanitaria. I contributi e le entrate derivanti da assegnazioni statali e comunitarie, La gran parte delle risorse statali e comunitarie è relativa alla quinta annualità del Por Fesr, Fse e Pac 2014-2020 (1.211,7 milioni di euro circa) ed al Fondo sviluppo e coesione (834,7 milioni di euro circa). La spesa finanziata con risorse autonome risulta essere per il 2020 pari a 767,1 milioni di euro, in calo rispetto alla disponibilità 2019 di 782 milioni circa (-1,9%)».

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