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Domenico Garcea

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TORINO – “Non trovo alcuna difficoltà a definire la ‘ndrangheta una montagna di m…, pur preferendo utilizzare in questa sede termini e toni più confacenti alla sede istituzionale in cui ci troviamo”. Così il vicepresidente vicario del Consiglio comunale di Torino e consigliere di Forza Italia, Domenico Garcea, intervenendo nella prima riunione della Commissione legalità del capoluogo piemontese.

Componente della Commissione, Garcea nei giorni scorsi è stato al centro di polemiche per la sua parentela con un boss della criminalità organizzata (LEGGI). “Desidero ribadire – ha proseguito – la mia totale ed incondizionata distanza da qualsivoglia organizzazione criminale mafiosa, camorristica ed ivi compresa la ‘ndrangheta e sinceramente non so se esista una formulazione verbale più chiara e netta e che possa fugare ogni dubbio sulla mia completa e provata estraneità a qualsiasi organizzazione e disegno criminale mafioso, camorrista o ‘ndranghetista, oggi come nel passato”.

“In tutta questa spiacevole vicenda è in ballo non tanto la mia dignità e la mia immagine pubblica e privata, certamente messa a dura prova nelle ultime due settimane di gogna mediatica, ma la credibilità dell’istituzione”, ha detto ancora e concluso: “l’appello al garantismo non solo risiede nella cultura politica di tutti i partiti politici, ma è elemento imprescindibile in ogni stato di diritto a tutela della libertà di ogni singolo cittadino, quindi anche del sottoscritto. Non un distintivo da mostrare a seconda delle convenienze”.

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