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La candidata presidente Amalia Bruni

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CATANZARO – Amalia Bruni, ricercatrice famosa in tutto il mondo, sfiderà Roberto Occhiuto (centrodestra), Luigi de Magistris (civiche), Ernesto Magorno (Italia Viva) e, se non sarà trovato un accordo, Carlo Tansi (Tesoro Calabria), nella corsa alla presidenza della Regione Calabria. L’ufficialità arrivata oggi (LEGGI) ha portato la coalizione di centrosinistra a sottoscrivere un documento congiunto a firma di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Articolo Uno, Psi, Centro Democratico, Europa Verde-Verdi, A testa alta, Demos, Io resto in Calabria, Calabria civica.

«Dopo giorni di serrati confronti e interlocuzioni tra le forze politiche e civiche che si riconoscono nei valori progressisti e riformisti del centrosinistra e i territori – afferma la coalizione – la scelta della candidatura per la presidenza della Regione Calabria si è definita attorno al nome della dottoressa Amalia Cecilia Bruni, scienziata ed eccellenza mondiale nel campo delle malattie neurodegenerative».

«Amalia Bruni, lametina, presidente della SinDem (Società Italiana di Neurologia delle Demenze), collabora con le università calabresi – si legge nella nota – e guida da venticinque anni il Centro Regionale di Neurogenetica di Lamezia Terme, presidio sanitario di livello internazionale. Inoltre, ha collaborato con il premio Nobel per la medicina Rita Levi Montalcini e fu lei ad individuare, insieme a un team internazionale, il gene responsabile della malattia di Alzheimer. Una scoperta che l’ha proiettata sul palcoscenico mondiale della ricerca scientifica in ambito sanitario, ma nonostante le proposte di collaborazione provenienti dai migliori centri di ricerca esteri non ha mai voluto abbandonare la Calabria, preferendo condurre il suo lavoro e suoi studi a Lamezia Terme, coinvolgendo numerosi giovani calabresi. Negli ambulatori del nosocomio Giovanni Paolo II di Lamezia, grazie al suo impegno sono state curate oltre tredici mila persone affette da demenza, molte delle quali provenienti da fuori regione».

«Il nome di Bruni – concludono gli esponenti della coalizione – nasce dal confronto con il territorio, anche attraverso associazioni impegnate ad affrontare quotidianamente le difficili problematiche della Calabria, una donna che opera tra la gente e che conosce perfettamente i limiti del sistema sanitario regionale, tema centrale dell’azione politica e amministrativa a cui intendiamo guardare insieme a quello del lavoro, dei giovani e dell’ambiente».

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