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Palazzo de' Nobili sede del comune di Catanzaro

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Sono 75 i comuni calabresi chiamati a rinnovare i rispettivi consigli comunali. Fra questi, ovviamente si segnala la città di Catanzaro non solo perché capoluogo ma anche per come si è arrivati alla designazione di liste e candidati.

Per molti la città delle Aquile è il paradigma dello stato di crisi in cui versa il centrodestra. Una crisi che viene da lontano e in particolare dalle ultime regionali dove questa parte politica non è riuscita ad eleggere nonostante la straripante vittoria di Occhiuto, un consigliere regionale.

Le fibrillazioni interne hanno portato alla rottura definitiva della coalizione con FdI che correrà in solitaria puntando su Wanda Ferro e gli altri alleati invece che sostengono il docente universitario Valerio Donato, già tesserato del PD, e oggi a capo di una coalizione civica quanto mai variegata.

A tacere di uno dei grandi leader della coalizione, Mimmo Tallini, che dal suo partito si è sentito tradito per lo scarso sostegno avuto durante la sua disavventura giudiziaria e che adesso ha aderito a noi con l’Italia che sostiene l’avvocato Talllerico con tutta l’intenzione di giocare un ruolo da outsider.

È il gioco delle amministrative, direbbe qualcuno, dove più che l’appartenenza politica conta la figura del candidato sindaco. Ma il discorso regge fino a un certo punto, perché in Italia si vota in mille comuni e l’esito delle amministrative avrà comunque conseguenze di natura politica. Restando quindi alla lettura degli eventi con gli occhiali dei partiti c’è da segnalare anche il depauperamento della Lega.

Il marchio in Calabria sembra non tirare più e il simbolo del Carroccio non è presente in molti comuni. Di tutto questo il Governatore Occhiuto pare non interessarsi molto. Almeno in questa fase ha seguito gli eventi in maniera disincantata quasi a segnare una netta linea di demarcazione fra la Regione e i Comuni.

D’altronde anche a pochi giorni dalla sua vittoria sul ballottaggio di Cosenza non si è propriamente prodigato. Del resto il quadro politico è a dir poco confuso complice forse anche il quadro romano e il Governo di unità nazionale. Così so registrano strane alleanze come quella del paese cosentino di Luzzi dove il M5S ha stretto accordi con FdI.

Ancora complesso è il quadro a Paola dove il PD ufficiale sostiene la corsa di un candidato le cui liste sono zeppe di candidati di Lega, FdI e Fi.

A cascata situazioni simili si registrano in altri tanti comuni a testimonianza non solo del valore politico relativo delle amministrative ma anche del periodo particolare che vive la politica italiana che attraversa un momento di grande fluidità.

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