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Un seggio elettorale, in Calabria sono 2401

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È arrivato il giorno del voto per le elezioni politiche 2022. Urne aperte dalle 7 alle 23 per quasi un milione e mezzo di calabresi aventi diritto al voto (774mila donne, 722mila uomini). Non sono conteggiati in questo caso i 354mila calabresi residenti all’estero: per le elezioni politiche votano per corrispondenza. Le sezioni elettorali, dove ieri pomeriggio si sono insediati i seggi, sono 2.401.

Tra le novità principali di questa tornata – oltre al taglio dei parlamentari e alla riduzione dei collegi, di cui parliamo più avanti – la possibilità per gli under 25 di votare al Senato. In Calabria si tratta di circa 100mila elettori.

IL ROSATELLUM

Si vota con un sistema elettorale misto. Circa due terzi dei seggi vengono assegnati con sistema proporzionale, all’interno di collegi plurinominali, in cui i partiti concorrono con listini bloccati. Il terzo restante dei seggi è assegnato con il maggioritario. È eletto chi prende un voto in più dei contendenti, nel collegio uninominale in cui è candidato.

Per partecipare al riparto è necessario superare una soglia di sbarramento. Per le liste singole è il 3% dei voti validi a livello nazionale oppure, solo per il Senato, il 20% regionale. Mentre per le coalizioni è il 10% dei voti validi a livello nazionale ed è necessario che almeno una lista collegata abbia ottenuto il 3% (oppure, solo per il Senato, il 20% a livello regionale).

I SEGGI IN PALIO IN CALABRIA

Il taglio del numero dei parlamentari, operato nel 2020 con la modifica della Costituzione, ha portato il numero di deputati da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200.

In Calabria si passa da 20 a 13 deputati (di questi 5 saranno eletti nei collegi uninominali) e da 10 a 6 senatori (2 passeranno dalla vittoria nei rispettivi collegi uninominali). Una riduzione che si riflette anche nella riorganizzazione dei collegi elettorali.

I COLLEGI ELETTORALI IN CALABRIA

Per il maggioritario, si è scesi da 8 collegi uninominali a 5 per la Camera. Dimezzati quelli per il Senato, passati da 4 a 2. Per il proporzionale è previsto un unico collegio plurinominale tanto per la Camera quanto per il Senato e corrisponde all’intero territorio regionale. Nel 2018, solo per la Camera, i collegi plurinominali erano 2.

ELEZIONI POLITICHE, COME FINÌ NEL 2018

Quattro anni e mezzo fa le Politiche videro in Calabria la vittoria netta del Movimento 5 Stelle, che fece quasi l’en plein nei collegi uninominali, superando in alcuni territori anche il 50 per cento dei consensi.

Per la Calabria quella tornata ha avuto una storia particolare, anche per l’attribuzione dei seggi. La regione ne ottenne, dal riparto finale, uno in più alla Camera: andò al Movimento 5 Stelle (fu il risultato della distribuzione dei seggi in eccedenza ottenuti dai grillini in altre regioni) che portò la sua pattuglia di deputati a 12, con l’elezione di Riccardo Tucci.

E ci fu poi il caso del ricorso di Forza Italia alla Lega, con il riconteggio dei voti per il Senato che portò all’annullamento dell’elezione in Calabria di Matteo Salvini e all’ingresso a Palazzo Madama di Fulvia Caligiuri.

In realtà poi la Lega calabrese la sua rappresentanza al Senato l’avrebbe avuta nel 2021: a dicembre viene proclamata Tilde Minasi, in sostituzione di Paolo Saviane, deceduto ad agosto, perché la Lega aveva esaurito tutti i candidati in Veneto. A marzo, dopo le dimissioni di Minasi nel frattempo entrata in giunta regionale, subentra Fausto De Angelis.

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