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Roberto Occhiuto (il secondo da destra) alla convention di Paestum

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PAESTUM (SALERNO) – Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, dalla convention di Forza Italia a Paestum, interviene di nuovo sulla questione – da lui sollevata per primo alcune settimane fa – sulla nuova direttiva europea, in vigore dal prossimo gennaio, che prevede tributi per le navi che fanno scalo nei porti de Mediterraneo, come compensazione delle emissioni. A “subirne” l’impatto sarà anche il porte di Gioia Tauro: una brutta tegola che si abbatte sulle sue prospettive di sviluppo.

«Vorrei sottolineare – ha detto Occhiuto – che il governo si sta facendo passare sotto il naso una cosa che può essere devastante per i porti italiani. Sveglia, esorto l’esecutivo a stare più attento… Noi siamo per un’Europa che fa il bene delle comunità degli Stati membri ma, sinceramente, questa Ue talvolta si comporta stupidamente. Ne è dimostrazione la direttiva europea, improntata a quell’ambientalismo fanatico e ideologico, che prevede che i terminalisti che oggi operano nei porti italiani o europei, debbano pagare molte più tasse perché inquinano».

OCCHIUTO E I RISCHI SUI PORTI: “ANDRANNO A SCARICARE IN NORD AFRICA”

«Succederà che questi terminalisti – ha avvertito inoltre Occhiuto – i container li andranno a scaricare nei porti del Nord Africa, e una realtà come Gioia Tauro, che è il primo porto di transhipment d’Italia con una percentuale pari al 65%, rischia di essere fortemente penalizzato. Anche in questo caso il governo deve essere conseguente con la scelta di fare il Ponte e intervenire anche sulle altre questioni connesse allo sviluppo di questa area. Come nel caso del rigassificatore. Ci sono presidenti di altre Regioni che non vogliono questo tipo di opere. Io, come il presidente Schifani, ad esempio stiamo realizzando i termovalorizzatori e chiediamo anche di fare i rigassificatori. Però al governo diciamo di essere un po’ più veloce, perché se vogliamo che il Mezzogiorno diventi l’hub anche energetico dell’Italia e dell’Europa bisogna essere conseguenti».

A Paestum Occhiuto ha parlato anche del disegno di legge a cui lavora il suo governo per far formare e assumere da grandi aziende ex percettori Rdc. La misura si chiamerà “Costruisci Calabria” e vedrà un investimento di 30 milioni di euro di risorse comunitarie sulle politiche attive del lavoro. L’obiettivo è «dare la possibilità ai grandi player come Webuild, Autostrade, Anas o Rfi di assumere ex percettori di reddito di cittadinanza e disoccupati calabresi, formandoli, ed evitando così che la formazione venga fatta da enti che in Calabria come in altre Regioni italiane non hanno mai formato un solo profilo utile al mercato del lavoro». «Daremo anche le stesse risorse alle imprese che volessero formare i disoccupati calabresi per farli lavorare in smart working o coworking. Vogliamo dimostrare che spendendo le risorse per bene si può creare lavoro, anche al Sud» ha aggiunto il governatore.

TRASPORTI ALTRO NODO DELICATO PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO

Altro richiamo al governo sul tema trasporti. «Se un turista viene in Calabria e vuole spostarsi ad esempio da Lamezia Terme a Reggio Calabria, incontra molte difficoltà di mobilità. Allora in Consiglio regionale abbiamo approvato una norma che ci dà la possibilità di aumentare le licenze delle auto Ncc e dei taxi, ma il governo, per input degli uffici legislativi, ci ha impugnato la legge – ha detto il presidente – In questo senso credo che Forza Italia debba tornare a essere il partito liberale, a sostegno del mercato. Non possiamo difendere le corporazioni ma dobbiamo aprirci al mercato». Non è mancato un riferimento al Ponte, tanto più in un evento dedicato anche a Berlusconi. Occhiuto dal palco di Paestum ha lanciato una proposta: dedicare al ponte al Cavaliere, che dell’opera fu un tenace sostenitore.

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