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La folla di Cosenza per il comizio di Giuseppe Conte

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Ma Conte è più bravo o più bello? La domanda è sorta spontanea guardando le piazze affollate e assembrate durante i suoi comizi in Calabria, dove l’ex premier è giunto per sostenere la candidata governatrice M5s-Pd, Amalia Bruni alle elezioni regionali e a Cosenza la dissidente Bianca Rende.

Pochi giorni fa, le stesse piazze, erano pressoché vuote o, volendo essere meno cattivi, decisamente meno affollate, quando in terra calabra è sceso il segretario del Pd, Enrico Letta, col medesimo “mezz’obiettivo”, di appoggiare la candidatura della Bruni.

Guardando le foto che ritraggono i comizi di Conte e poi quelle dei comizi di Letta, balza subito agli occhi la differenza di pubblico presente. Guardando e ascoltando i video degli stessi eventi, però, agli occhi e alle orecchie arrivano immagini e voci che non ti aspetti, specialmente dalla folla che applaude il nuovo leader del Movimento 5 stelle.

“Giusè girati!” ha urlato una delle tantissime donne presenti. “Quanto sei bono… quanto sei bello” e tante altre simili attestazioni sul piacente aspetto fisico dell’ex presidente del Consiglio. Forse, potendo andare a spulciare fra il pubblico, si sarebbe scoperto che magari fra la moltitudine di signore e signorine che hanno partecipato ai comizi in questione, c’erano anche quelle “Bimbe di Conte” che recentemente hanno animato una seguitissima pagina Facebook, con 115mila “mi piace” all’attivo. “Buon compleanno dalle tue bimbe” hanno scritto lo scorso 8 agosto, per far gli auguri al loro idolo.

LEGGI ANCHE: VIDEO – La fan calabrese urla a Conte: «Vorrei essere al posto della tua fidanzata»

In ogni caso, a parte i conseguenti rischi dovuti alla pandemia ancora in agguato, bisogna ammettere che il massiccio ritorno della gente in piazza per un comizio elettorale – in una regione come la Calabria dove, ormai, ad ogni votazione l’astensionismo è in costante aumento – non può che farci piacere. Conte ha avuto il merito di farci ritornare a vedere piazze calabresi gremite, sotto i palchi della politica.

Chissà come sarebbe andata al Partito democratico, se al posto di Nicola Zingaretti, fosse diventato segretario il fratello “Montalbano”. Oggi, rispetto al decadimento degli ideali politici, rispetto al proliferare dei voltagabbana e degli opportunisti, quanto conta, da uno a dieci, l’aspetto fisico di un leader politico?

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