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Il consiglio regionale della Calabria

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CATANZARO – È stata approvata all’unanimità la nuova versione della proposta di legge regionale riguardante la «storicizzazione delle risorse del precariato storico calabrese».

La misura é volta a garantire un sostegno concreto e stabile nel tempo per i lavoratori della legge regionale 15 del 2018 per il triennio 2022-2024, con un trattamento economico uguale a quello degli appartenenti ai bacini del precariato riferiti alle altre leggi regionali, demandando alla Legge di bilancio la possibilità di garantire il medesimo trattamento per le annualità successive.

L’approvazione della nuova legge si é resa necessaria dopo che il Consiglio dei Ministri, nei mesi scorsi, aveva impugnato una prima versione della normativa per mancata copertura finanziaria.

“Non si può non votare questa legge”, ha detto il consigliere Ferdinando Laghi (Lista De Magistris), avvertendo però che la normativa «non deve diventare il grimaldello per fare transitare tutta una serie di problematiche che è stato necessario approfondire con grande fatica ed in tempi eccessivamente brevi, considerando che è stato saltato a piè pari il passaggio in Commissione».

Analoghe considerazioni sono state espresse da Amalia Bruni (Misto), che ha parlato di «passaggio metodologico, quello nelle Commissioni, che é sempre fondamentale nella definizione di una legge».

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Davide Tavernise, ha sottolineato «la necessità di riservare attenzione a tutto il precariato calabrese», facendo riferimento, in questo senso, «a quanto deciso da molti Comuni, che, sui lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, non appena sono venuti a conoscenza delle risorse reperite dalla Regione attraverso il Ministero del Lavoro, hanno cancellato i fondi messi a disposizione nei loro bilanci allo scopo di aumentare le ore di impiego dei lavoratori».

Intervenendo sulla legge e sul mancato passaggio in commissione, proprio in riferimento all’appello alla collaborazione fatto dal presidente Occhiuto, il consigliere del Pd Raffaele Mammoliti ha detto che «il richiamo alla responsabilità ed alla collaborazione sono funzioni sia di carattere istituzionale che politico che devono essere esercitate a 360 gradi».

E di «solito refrain» ha parlato Antonio Lo Schiavo (Lista De Magistris), secondo il quale «il Governissimo, come quello che è alla guida del Paese, non è replicabile in Calabria. Servono, piuttosto – ha detto Lo Schiavo – una maggioranza che governa e una minoranza che deve avere dignità e decoro nell’esercitare il mandato ricevuto dagli elettori».

La seduta è proseguita poi con l’esame e l’approvazione di tutti i punti all’ordine dei lavori, ad esclusione della proposta di legge inerente l’esenzione della tassa automobilistica per i veicoli storici, in relazione alla quale il capogruppo di Fratelli d’Italia, Giuseppe Neri, ha chiesto e ottenuto il rinvio della trattazione «per ulteriori approfondimenti».

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