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La zona natalizia della Calabria allestita alla Stazione di Milano

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I consiglieri regionali del Pd chiedono conto alla maggioranza dei costi dello Spot sulla Calabria allestito alla stazione centrale di Milano

LA vicenda dell’implementazione pubblicitaria creata dalla Regione Calabria presso la Stazione centrale di Milano (LEGGI) resta all’attenzione dell’opinione pubblica e della classe politica calabrese. Dopo le polemiche suscitate negli scorsi giorni questa volta è il Partito Democratico, o meglio il Gruppo consiliare del Pd nel consiglio della Regione Calabria, che scende in campo in modo diretto.

Nel corso della seduta convocata per domani, lunedì 12 dicembre, infatti, il Pd presenterà al Presidente Filippo Mancuso «una interrogazione a risposta immediata in relazione alle spese sostenute dalla Regione per l’allestimento, dinanzi alla stazione centrale di Milano, del parco giochi natalizio, comprensivo di pista di pattinaggio da 1.300 metri quadri, complessivamente denominati Sanstation on ice».

SPOT CALABRIA ALLA STAZIONE DI MILANO, LE RICHIESTE DEI CONSIGLIERI PD

Ciò che i consiglieri regionali Domenico Bevacqua, Ernesto Alecci, Francesco Iacucci e Raffaele Mammoliti intendono chiedere alla maggioranza che sostiene il presidente Roberto Occhiuto è che «la spesa di 2,6 milioni di euro appare irragionevole rispetto alle difficoltà dei nostri territori e del bilancio regionale. Ecco perché chiediamo al Presidente Occhiuto se era al corrente dell’operazione, voluta e rivendicata dall’ex assessore, oggi senatore, Fausto Orsomarso. Un’operazione, peraltro, realizzata nel più assoluto silenzio istituzionale, tanto che se ne è avuta notizia e contezza dei costi soltanto grazie a un’inchiesta giornalistica».

Inoltre, i rappresentati del Pd chiedono se «a fronte di questo dono natalizio i Comuni calabresi ricevono la promessa di 1,5 milioni di euro per le festività che si approssimano. E evidente la sproporzione, senza considerare il fatto che, come denunciato da più Comuni, solo di promessa si tratta e ben poco è stato accreditato. Così come è evidente – concludono – che è davvero difficile comprendere le ragioni delle luminarie in terra lombarda, quando i nostri Comuni faticano per tenere accese anche soltanto gli strumenti di illuminazione delle strade urbane”, concludono gli esponenti del Pd».

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