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REGGIO CALABRIA – Il Consiglio regionale della Calabria ha oggi votato la proroga della misura emergenziale adottata nel 2013 per gestire i rifiuti. Il termine fissato al 30 giugno 2020 per conferire negli impianti privati in attesa del “completamento e ammodernamento dell’impiantistica pubblica di trattamento dei rifiuti urbani (impianti e discariche di servizio) per raggiungere l’autosufficienza nel trattamento dei rifiuti urbani in ciascuno dei 5 Ambiti Territoriali Ottimali, coincidenti con i confini amministrativi delle province calabresi” slitta al 31 dicembre 2021.

«La scadenza del termine – si legge nel testo della proposta di legge – comporterebbe l’interruzione del servizio pubblico di trattamento dei rifiuti urbani in quanto non sono stati ancora realizzati gli impianti pubblici previsti nella pianificazione regionale e quelli esistenti sono del tutto insufficienti ad assicurare l’intera domanda di trattamento dei rifiuti urbani prodotti e raccolti nel territorio regionale».

Dal gruppo misto Francesco Pitaro ha espresso le motivazioni del proprio voto contrario «perché si reitera stato di emergenza e precarietà del settore. Quale credibilità – chiede Pitaro – ha la nostra classe politica che autorizza discariche a ridosso del Parco Nazionale della Sila come quelle di Celico e di San Giovanni in Fiore, o a Lamezia Terme al fianco dell’aeroporto in un’area dichiarata dalla stessa Regione distretto agroalimentare di qualità. Serve fermare la pratica di creare buche o ampliare quelle esistenti per poi avere comunque montagne di spazzatura in strada spendendo milioni di euro. Chiedo l’istituzione di una commissione di inchiesta che faccia luce sul ciclo dei rifiuti ed invitare agricoltori e associazioni ambientaliste a discutere delle soluzioni prospettabili».

Il consigliere Raso ha fatto notare che si tratta di una situazione ereditata dal passato e che l’emergenza è iniziata nel 1997 con il commissariamento. Vito Pitaro dai banchi della maggioranza è intervenuto per chiarire che si tratta di una proroga indirizzata a due impianti privati per il conferimento di rifiuti urbani e che è necessario ‘«stimolare i cittadini a fare la differenziata che è l’unico modo per evitare nuove discariche».

Domenico Bevacqua ha ricordato che anche il Tar nei giorni scorsi ha risposto alla Santelli sulla discarica di Celico ordinandone la chiusura, «sono preoccupato – ha affermato – per l’improvvisazione e la propaganda della Giunta che rischia di farci sprofondare in un’emergenza igienico sanitaria nel vivo della stagione turistica. Marcello Manna dimettendosi da presidente dell’Ato Cosenza ha lanciato l’allarme che da qui a poco saremo invasi dai rifiuti, cogliamo questo segnale».

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