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Il presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto

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ARCHIVIATA la pratica Consorzi, è la lotta al mare sporco a svettare nell’agenda della Regione. Il presidente Occhiuto ieri è apparso sui social con il tavolo ricoperto da foto e report del dipartimento Ambiente: i risultati dei monitoraggi del giorno, dalle 8 alle 12, a caccia di scarichi abusivi e criticità. «Troviamo anche cose singolari – racconta Occhiuto – ad esempio un tombino a cento metri dalla battigia che sta sversando in mare, non sappiamo bene cosa. E poi c’è uno scarico, che sversa pure questo in mare, dobbiamo capire da dove».

Sul tavolo del presidente della Regione, però, ci sono anche le diffide ai Comuni inadempienti sulla depurazione a rischio mare sporco. È il caso di Amantea e Nocera Terinese. «Rischiano di mettere in blocco l’impianto di depurazione e li abbiamo diffidati, trasmettendo la diffida anche alla Procura di Lamezia Terme» dice il presidente. Ieri è stata la volta di Falconara Albanese. «Avevamo detto che i Comuni, attraverso i gestori, avrebbero dovuto vigilare sugli impianti di depurazione anche il sabato e la domenica. Soprattutto il sabato e la domenica. Falconara non lo ha fatto, la scorsa notte è piovuto, le acque bianche sono andate del depuratore che è andato in blocco e ha sversato liquami nel torrente Malpertuso – spiega Occhiuto nel video – si è bloccata, inoltre, da giorni la pompa di alimentazione della vasca di accumulo. Ce ne siamo accorti, lo abbiamo segnalato al Comune, siamo tornati a verificare e non avevano fatto nulla. È scattata un’altra diffida».

L’ordinanza adottata a inizio luglio, che prescriveva ai Comuni la definizione di un cronoprogramma di interventi sulla depurazione, non è stata peraltro ancora ottemperata da tutti. Il 59 per cento dei Comuni – dice il presidente, confermando il dato diffuso pochi giorni fa dall’associazione Mare Pulito – ha risposto alla Regione, trasmettendo il dettaglio degli interventi realizzati e da realizzare. «Sulla depurazione non ci fermiamo e vorrei che neanche i Comuni si fermassero. Sappiano però i sindaci, che evidentemente si fermano, che io non lo farò e andrò avanti. E se sarà necessario fare altre diffide, le farò. Perderò forse qualche voto, mi alienerò qualche simpatia, ma non importa. Io non sono qui per assicurarmi i voti per il futuro, ma sono qui per assicurare un futuro migliore ai calabresi. Chiunque deve sapere – conclude Occhiuto – che per la Regione Calabria l’operazione che riguarda l’ambiente è tolleranza zero».

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