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GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA) – Oltre una tonnellata, quasi 1.200 chili di cocaina purissima sono stati sequestrati dai carabinieri del carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria, unitamente al R.O.S., unitamente ai finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza, con il supporto dei funzionari dell’Agenzia delle dogane di Gioia Tauro e il concorso operativo di funzionari Europol, occultata in 144 imballi celati in un container refrigerato adibito al trasporto di banane.

IL VIDEO DEL SEQUESTRO DELLA COCAINA

Il container, proveniente dal Sud America e sbarcato a Gioia Tauro, era cartolarmente destinato in Germania. L’imponente risultato è frutto dello sforzo congiunto e sinergico di più componenti operative attive nel contrasto ai grandi traffici di sostanze stupefacenti: da una parte i risultati della cooperazione internazionale di polizia assicurata dalle componenti dell’Arma, grazie al supporto della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga ed Europol; dall’altro una convergente e approfondita analisi di rischio effettuata dai finanzieri e dai funzionari doganali sull’intero carico trasportato dalla portacontainer in arrivo allo scalo portuale di Gioia Tauro nella notte di sabato scorso, a seguito della quale è stato enucleato un ristretto numero di box per i quali veniva riconosciuto un possibile rischio di contaminazione.

VIDEO – CARABINIERI: TRA PIU’ GRANDI SEQUESTRI MAI EFFETTUATI

In tutte le fasi, le operazioni sono state eseguite in perfetta sinergia con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane di Gioia Tauro. Gli uomini impegnati nell’operazione hanno infatti scoperto l’ingente quantitativo di droga a seguito di scansione radiogena eseguita mediante le sofisticate attrezzature in dotazione all’Agenzia delle Dogane.

L’attività, di cui è stata data comunicazione alla locale Direzione Distrettuale Antimafia diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, ha goduto della collaborazione, anche internazionale, tra le forze in campo nel contrasto al narcotraffico, come testimoniato dalla presenza sul campo dell’Agenzia Europea di Polizia, che ha confermato la centralità della piana e del porto di Gioia Tauro, quale nodo di transito prioritario per i grandi traffici di cocaina, in linea con gli esiti di pregresse indagini condotte dall’Arma dei Carabinieri in direzione di sodalizi di matrice ‘ndranghetistica sistematicamente attivi nel traffico internazionale di cocaina (in particolare le indagini Decollo, Solare, Crimine Tre, Acero e Ares).

Ad analoghe conferme, circa l’operatività delle principali cosche di ‘ndrangheta operanti nella piana, è giunta l’attività antidroga conclusa dal Goa della Guardia di Finanza nei tempi recenti (quali ad esempio, le operazioni Puerto Liberado, Rio De Janeiro, Puerto Connection, Vulcano e Balboa).

Da sottolineare, infine, il fondamentale ruolo del sistema di controllo preventivo e di analisi del rischio attuato dalle forze presenti all’interno del Porto di Gioia Tauro, bacino che rimane strategico nelle rotte dello stupefacente, che ha consentito alla Guardia di finanza ed all’Agenzia delle Dogane – solo negli ultimi 12 mesi – di sequestrare oltre 2,5 tonnellate di cocaina. Si tratta di uno dei sequestri più ingenti mai effettuati nel territorio nazionale: la cocaina, purissima, una volta tagliata ed immessa sul mercato, avrebbe fruttato oltre 250 milioni di euro ai trafficanti.

Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha espresso la propria soddisfazione complimentandosi con gli investigatori: «Complimenti alla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, ai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e del Raggruppamento operativo speciale e al personale del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, per l’operazione, condotta con il supporto della Direzione Centrale per i Servizi antidroga del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, dell’Europol e dell’Agenzia delle Dogane, che ha consentito, nel porto di Gioia Tauro, uno dei sequestri più ingenti di cocaina sul territorio nazionale».

«L’eccellente operazione è stata possibile grazie ad una attività congiunta tra le forze in campo per la lotta al narcotraffico nel porto calabrese – continua -, che conferma l’efficace azione di contrasto alle cosche di ‘ndrangheta dedite ai grandi traffici internazionali di droga».

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