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ENNA – C’era un esponente della ‘ndrangheta ad addestrare i militanti del movimento d’ispirazione apertamente filonazista, xenofoba ed antisemita scoperto oggi dalla polizia. Si tratta di un pluripregiudicato calabrese, ex “legionario” nonché esponente di spicco della ‘ndrangheta, con un passato da collaboratore di giustizia e già referente di Forza Nuova per il ponente ligure.

Dalle indagini, svolte dalla Digos di Enna con il coordinamento della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, dirette dalla Procura Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Caltanissetta, è emerso il tentativo del sodalizio di accreditarsi in diversi circuiti internazionali avviando contatti con organizzazioni di rilievo come ”Aryan Withe Machine – C18” – espressione del circuito neonazista Blood & Honour inglese – ed il partito d’estrema destra lusitano ”Nova Ordem Social”.

Un percorso che ha trovato concreta realizzazione in occasione della ”Conferenza Nazionalista” svoltasi lo scorso 10 agosto a Lisbona con l’obiettivo di creare un’alleanza transnazionale tra i movimenti d’ispirazione “nazionalsocialista” di Portogallo, Italia Francia e Spagna: nella circostanza, un’indagata è intervenuta in qualità di relatrice, distinguendosi per l’accesa retorica antisemita del proprio intervento.

Gli indagati avevano definito la struttura del movimento, il simbolo e il programma, dichiaratamente antisemita e negazionista, e condotto attività di reclutamento. I militanti venivano selezionati e “testati ideologicamente” tramite un profilo Facebook fittizio ed è stata anche creata una chat chiusa denominata, Militia, finalizzata all’addestramento.

Tra i membri del gruppo c’era una 50enne residente nei pressi di Cittadella, nel padovano, impiegata e incensurata. Sul web usava il nickname “Sergente maggiore di Hitler” e a casa sua sono state trovate bandiere con svastiche e fascio littorio e un volantino contro il deputato dem Emanuele Fiano con la scritta a mano “Fiano ebreo di merda”. Emerge infatti tra i militanti, rimarcano gli investigatori, un «feroce antisemitismo», con «commenti e considerazioni di aberrante ferocia, nel quale si giustifica e legittima la politica di sterminio nazista».

Tre indagati sono del milanese: tra loro due donne, una delle quali ha partecipato a un concorso online, sul social network VK, vincendo il titolo di ‘Miss Hitler 2019’. A casa sua sono stati trovati un busto di Mussolini, libri sul giudaismo e sul fascismo. Ventiseienne di Pozzo d’Adda, il 10 agosto ha partecipato a Lisbona a una conferenza che aveva l’obiettivo di creare un’alleanza transnazionale tra i movimenti d’ispirazione nazionalsocialista di Portogallo, Italia, Francia e Spagna.

Il gruppo mostrava, secondo gli investigatori, un «elevato grado di fanatismo violento», puntava ad azioni eversive, ad attacchi a sedi dell’Anpi, e faceva riferimento a una presunta disponibilità di armi ed esplosivi e a canali per avere kashnikov a 150 euro. “A ottobre inizieranno gli addestramenti della milizia nazionalsocialista… sforneremo soldati pronti a tutto”, dice un indagato, mentre un altro esalta il vantaggio di un’organizzazione sostanzialmente clandestina in grado di “formarsi militarmente, avere maggior sicurezza uno dell’altro, potersi muovere lontano da occhi indiscreti, essere veramente di supporto operativo o anche solamente politico alla bisogna, avere dalla nostra l’effetto sorpresa, avere la conoscenza del territorio… quindi colpire e ritirarsi sui monti”.


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