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Si tratta di una nave intercettata nei giorni scorsi a poca distanza dal porto di Reggio Calabria con 65 persone a bordo. Gli scafisti sono nel carcere di Arghillà

VIBO VALENTIA – Il gip del tribunale di Reggio Calabria ha convalidato l’arresto di tre persone accusate di essere state gli scafisti di un gruppo di migranti sbarcati sulle coste calabresi lo scorso 18 aprile. Si tratta di tre uomini di nazionalità ucraina, al comando della nave Karusel, sottoposti a fermo dalla Guardia di Finanza di Vibo Valentia e portati nel carcere reggino di Arghillà.

I migranti, tutti proveninenti dal Corno d’Africa e dal Medioriente, sono arrivati nel porto di Reggio Calabria nel primo pomeriggio del giorno 19 aprile 2016, a bordo di un pattugliatore della Guardia di Finanza mentre la nave con cui avevano intrapreso il viaggio, scortata da altri due guardacoste del Corpo, giungeva a Reggio Calabria nelle prime ore del giorno 20 aprile.

Il comandante e i due marinai ucraini, si sono resi responsabili di aver trasportato illegalmente 65 stranieri, 23 donne di cui 3 in stato di gravidanza e 19 bambini, verso il territorio dello stato italiano. La stessa nave è risultata priva di qualsiasi dispositivo di sicurezza individuale e collettivo per le persone trasportate le quali, durante il viaggio durato circa due giorni, non hanno ricevuto né cibo né acqua. I migranti sarebbero partiti a bordo della motonave Karusel da una spiaggia greca con dichiarata destinazione Italia.

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