X
<
>

Uno dei manichini impiccati

Condividi:
1 minuto per la lettura

REGGIO CALABRIA – La città si è svegliata con una strana sorpresa. In varie strade della città sono stati trovati impiccati a degli alberi dei manichini con dei messaggi contro la Regione. Protagonista dell’iniziaitiva è il nucleo Nfp che ha diramato anche una nota con cui ha spiegato il significato della protesta. «Hanno ucciso l’uomo ragno – si legge nella nota – Ma a differenza della canzone degli 883, questa volta sappiamo benissimo chi sia il colpevole. È in atto dal 1970, un piano di smantellamento sistematico della nostra amata città in favore di Catanzaro. Prima il capoluogo, adesso l’aeroporto. Inermi, come agnelli che aspettano solo di essere sgozzati stiamo aspettando soltanto che giunga la nostra ora».

Il gruppo aggiunge, poi, che «più volte, in maniera civile ed ironica abbiamo cercato di far presente all’amministrazione comunale quelli che sono i problemi che attanagliano la città, ottenendo come sola risposta la censura. Questa volta, con un’azione shock, pretendiamo di essere ascoltati. Ci auguriamo che il nostro caro sindaco, che in campagna elettorale ha promesso “svolte” e “primavere” trovi la determinazione affinché si risolva in maniera celere e definitiva la vicenda Aeroporto dello Stretto. Viviamo in un luogo in cui la disoccupazione, la criminalità ed il degrado non danno pace ai pochi superuomini che hanno deciso di non emigrare tentando di costruire il proprio futuro in questa città. Abbiamo sopportato di tutto, ogni genere di umiliazione, ma la chiusura del nostro aeroporto renderebbe la nostra città invivibile persino per un supereroe. Sappiamo tutti chi ha ucciso l’uomo ragno, adesso è giunto il momento di aprire gli occhi e prendere provvedimenti al più presto».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE