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REGGIO CALABRIA – I carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Reggio Calabria hanno sequestrato il depuratore comunale di Mammola.

Il sequestro è stato fatto in esecuzione di un provvedimento disposto dal Giudice per le indagini preliminari di Locri su richiesta della locale Procura della Repubblica.

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SULL’URGENZA DI PROVVEDERE ALLA DEPURAZIONE

 

I carabinieri del Noe, contestualmente, hanno notificato l’avviso di conclusione indagini nei confronti di otto persone tra le quali un tecnico comunale, amministratori e responsabili della società che ha gestito l’impianto.

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I reati contestati, e che sarebbero stati commessi tra il 2012 ed il 2016, riguardano l’immissione, nel torrente Chiaro, di una quantità indeterminata di reflui fatti precedentemente confluire nel depuratore comunale e poi riversati nel corso d’acqua senza nessuna depurazione, il mancato smaltimento di fanghi, sabbie e vaglio di grigliatura, la frode nell’adempimento degli obblighi derivanti dal contratto di conduzione e manutenzione dell’impianto di depurazione e la violazione del codice degli appalti.

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